Città di Firenze
Home > Webzine > Sviluppo sostenibile, l’Università di Firenze quarta in Italia e tra le prime 200 al mondo
giovedì 21 novembre 2024

Sviluppo sostenibile, l’Università di Firenze quarta in Italia e tra le prime 200 al mondo

28-04-2022
L’Università di Firenze si classifica tra i primi 200 atenei al mondo e quarto in Italia per l’impegno nel campo dello sviluppo sostenibile. E’ quanto emerge dalla rilevazione per il 2022 della rivista scientifica internazionale Times Higher Education (THE) che ha preso in esame la capacità delle realtà universitarie di perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDG) fissati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite attraverso l’attività di ricerca e l’alta formazione.

Rispetto al 2021, l’Ateneo fiorentino migliora il proprio piazzamento a livello globale (era tra le prime 300 in graduatoria) e il punteggio complessivo pari a 83,9 (l’anno scorso il punteggio era nella fascia 71-77,4). Un risultato ancora più eloquente se si considera che il ranking del THE, alla quarta edizione, ha passato in esame 1.406 realtà universitarie, il 25% in più dell’anno precedente (quando erano state 1.117).

Nelle classifiche per singoli obiettivi l'Ateneo guadagna posizioni relativamente a sette obiettivi e su altri tre entra in graduatoria per la prima volta.

A livello mondiale spicca la prestazione di UniFi per gli obiettivi "Industria, innovazione e infrastrutture", dove Firenze passa dalla 63esima alla 34esima posizione, e su "Consumo e produzione responsabile", dove ottiene un 84esimo posto (era nella fascia 101-200).

Firenze risulta, inoltre, tra i primi cento atenei sugli obiettivi “Buona salute e benessere”, “Azione per il clima” e “Azzeramento delle povertà”. Figura inoltre tra le prime 200 realtà universitarie anche su “Lavoro dignitoso e crescita economica”, “Riduzione delle disuguaglianze”, “Collaborazioni per obiettivi”.

L'Ateneo ottiene il miglior piazzamento in Italia riguardo l’obiettivo “Azzeramento delle povertà” ed è al secondo posto per "Consumo e produzione responsabile" e per “Azione per il clima”.