Dopo il sapone ecologico “Olio di Rosy”, ottenuto dall’olio esausto del bar dell’Istituto Russell-Newton, le classi 4H Moda e 4G Moda, hanno presentato alla quinta edizione di Didacta 2022, delle "Borse solari", un connubio tra il mondo delle tecnologie avanzate e quello della moda.
Grazie al Dirigente scolastico Anna Maria Addabbo, seguiti dai docenti Cristina Panero, Lorenza Peccianti e Teresita Arcoraci, dai ricercatori del CNR i ricercatori Andrea Ienco e Gianna Reginato e Antonio Amato per la pelletteria e Cecilia Milazzo per la parte metallica del Mita Academy di Scandicci, gli studenti di 4H Moda e 4G Moda hanno realizzato questo progetto PCTO con l'intento di realizzare una borsa che risponda ai requisiti di innovazione e sostenibilità per l’ambiente.
Sono stati utilizzati pellami provenienti dagli scarti della lavorazione industriale e Celle Solari a coloranti (DSSC: Dye-Sensitized Solar Cell), in grado di assorbire la luce del sole trasformandola in energia elettrica, per la ricarica di piccole apparecchiature a batteria.
Le celle solari sono state realizzate in collaborazione col CNR di Firenze, sfruttando la tecnologia innovativa delle celle solari a coloranti naturali, che permette il funzionamento di queste particolari celle senza necessariamente la luce diretta del sole, ma anche con luce diffusa e con luce artificiale. Queste celle inoltre sono colorate e il "colore", che può essere anche di origine naturale, è parte integrante del circuito della cella.
Protagoniste sono le borse, oggetti fashion realizzati in pelle, materiale> per il quale il distretto industriale di Scandicci è rinomato. La forma, a Baguette, di medie dimensioni, si adatta a un pubblico abbastanza ampio. Le borse sono tutte diverse e multicolori, per mettere in risalto l'uso di pelli dai diverse provenienze, scelte in modo da armonizzarsi perfettamente. Le celle sono state inserite sulla parte frontale, come un accessorio che impreziosisce la borsa.
Dicono gli studenti: “Con questo progetto vorremmo invitare a pensare come realizzare produzioni che siano sempre più in linea con un desiderio da noi condiviso di salvaguardia dell'ambiente. Per questo la scelta di usare gli scarti di produzione pellettiera per dargli nuova vita. Per questo abbiamo cercato non solo di limitare gli sprechi di energia, ma addirittura di rigenerarla. Abbiamo provato a fare nel nostro piccolo un lavoro più ecosostenibile possibile”.
Per maggiori informazioni: www.russell-newton.edu.it
