Non solo una cerimonia conclusiva dell’anno accademico IED Firenze, ma l’occasione per lanciare un invito alla industria creativa di domani a entrare in connessione con un aproccio intedisciplinare in grado di andare oltre. E’ questo in sintesi il tema di CONNECT, l’evento di IED Firenze che vedrà il 15 luglio 2022 alle ore 16.00 la consegna dei Diplomi a 142 studenti italiani e stranieri - al termine dei Corsi triennali in Comunicazione, Design, Moda - in una sede rinnovata con un inaspettato giardino che attraversa gli spazi interni ed esterni dell’Istituto.
“Connect abbatte i luoghi comuni per ripensare gli spazi comuni. La nostra è una visione interdisciplinare che punta a riscrivere le regole di convivenza tra uomo, tecnologia, e natura. Abbiamo perciò trasformato la scuola in un giardino, all’ombra del Duomo di Firenze”, ha dicharato in Conferenza Danilo Venturi Direttore di IED Firenze. Nel suo intervento, Venturi ha posto l’attenzione su tre valori che contraddistinguono il mondo creativo di oggi:
Convergenza, cioè quando le caratteristiche di un settore entrano in un altro settore. Ad esempio, quando un’opera d’arte è anche finanza e tecnologia, è un NFT. Quando una scarpa sportiva svolge la funzione di una scarpa classica, è una sneaker. Quando un designer ha una visione manageriale, è un direttore creativo. Sono tutte opportunità.
Disintermediazione, cioè la tendenza a creare e pubblicare contenuti in modo indipendente, senza passare dai brand e dai media. Da una parte, è espressione di libertà. Dall’altra, è un fenomeno che può compromettere la veridicità delle fonti, la profondità della ricerca, e il livello di creatività. Dipende da come la si usa.
Consapevolezza, cioè la diffusa presa di coscienza su ciò che si produce e si consuma, la richiesta di rapporti umani più giusti, e la ricerca di un maggiore equilibrio tra uomo, tecnologia e natura. Questa è qualcosa di più di una tendenza, è una necessità. Per questo vuole essere l’ultima lezione prima che lasciate la scuola per affrontare il mondo.
IED conta un totale di 5.600 studenti, dei quali il 30% sono stranieri. A Firenze la percentuale si alza al 40% ma la pandemia ha provocato una battuta d’arresto nel processo di internazionalizzazione e la missione del direttore Danilo Vanturi è proprio quella di farlo ripartire. “Firenze in sé è la leva principale. Da sempre è la città dell’ingegno e della progettazione. È un museo a cielo aperto. È per sua natura una città di studi, il luogo giusto in cui fuggire per rimettersi in gioco”, ha sottolineato. “Studiare moda, arte, design e comunicazione fuori dalla disumanità delle megalopoli ti fa vedere le cose in modo diverso, ti fa crescere, e forse ti fa scegliere di restare.”. “Questi studenti sono i cittadini dell’era contemporanea, un bene anche per la città, perché da sempre nei processi di urbanizzazione gli investitori vanno dove vanno i creativi”, ha concluso Venturi.
L’Istituto Europeo di Design nasce nel 1966 da una straordinaria visione di Francesco Morelli. Oggi IED è l’unica Scuola di Alta Formazione in ambito creativo ad aver mantenuto nel tempo una matrice interamente italiana. Ogni anno IED avvia progetti di innovazione in ambito formativo nelle discipline del Design, della Moda, delle Arti Visive e della Comunicazione, sviluppando forme di apprendimento e nuovi modelli per interpretare il futuro. Riconosciuto a livello internazionale, il Gruppo IED è presente in 3 Paesi: in Italia a Milano, Cagliari, Firenze, Roma, Torino, Venezia e a Como con l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli; in Spagna a Barcellona, Madrid e Bilbao e in Brasile a Rio de Janeiro e San Paolo.
L’offerta formativa comprende corsi Undergraduate (Diplomi Accademici di I° Livello, Título Superior en Diseño, Diploma de Bacharelado, Diplomi BAH e Diplomi IED), Postgraduate (Master di Primo Livello e Master IED) e Corsi di Formazione Continua. IED può contare su una rete di oltre 1.900 docenti, attivi nei rispettivi settori di riferimento, con cui collabora attivamente per assicurare il perfetto svolgimento delle attività di formazione delle sue sedi.
Per maggiori informazioni: www.ied.it