Potranno proporre l’organizzazione di incontri, attività ed eventi nei musei o suggerire soluzioni per comunicare in maniera creativa i servizi delle biblioteche con l’obiettivo di rilanciare il ruolo delle istituzioni culturali come luoghi di socialità e aggregazione giovanile, in cui riscoprire il senso di comunità, dopo l’emergenza della pandemia. Sono gli studenti dell’Università di Firenze i protagonisti del progetto RECHARGE cofinanziato per due anni dalla Regione Toscana e coordinato dal Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali e la Biblioteca di Scienze sociali dell’Ateneo fiorentino. L’iniziativa coinvolge i Comuni di Firenze, Scandicci e Pistoia, le biblioteche dell’area fiorentina, di Scandicci, Pistoia ed Empoli, la partecipazione dell'Associazione Italiana Biblioteche ed il MUS.E.
“L’idea – spiega Carlo Sorrentino, presidente della Scuola di Scienze politiche Cesare Alfieri - è nata da una riflessione sull’impatto della pandemia sulla sfera pubblica. Tra le tante conseguenze che abbiamo rilevato – evidenzia il docente – c’è anche la profonda frattura tra biblioteche, musei e i loro pubblici di riferimento. RECHARGE si propone una vera e propria riprogrammazione di spazi e di contribuire così alla rigenerazione dei luoghi culturali urbani”.
Il progetto, avviato in questi giorni, prevede delle interviste ai responsabili delle istituzioni culturali. A seguire, saranno somministrati dei questionari agli studenti universitari che saranno poi “ingaggiati” nella programmazione delle nuove idee da realizzare. Attraverso la partecipazione attiva dei giovani il progetto di propone di rimettere le nuove generazioni al centro delle attività e istituzioni culturali.
Per maggiori informazioni: www.unifi.it