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giovedì 28 marzo 2024

"Il segno del silenzio", il workshop di Francesco Baldi al Teatro Cantiere Florida di Firenze

27-09-2022

Dal 27 settembre 2022, ogni martedì alle ore 20.00, il Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana, 111r) propone "Il segno del silenzio", il workshop teatrale per indagare il valore e i molteplici significati del silenzio, della pausa nel gesto, dei momenti di 'vuoto' che caratterizzano le varie tipologie di comunicazione. Tredici incontri della durata di due ore condotti da Francesco Baldi – attore, autore, formatore – al termine dei quali verrà allestita una performance dimostrativa del lavoro svolto.

Dal cuore di un'epoca particolarmente rumorosa, nella quale il surplus comunicativo spesso rischia di compromettere la riconoscibilità e la corretta lettura di segni, sensi e messaggi, il laboratorio teatrale si spinge ad indagare il valore, la forza e i molteplici significati del silenzio, della pausa nel gesto, della sospensione, dei momenti di 'vuoto' che caratterizzano, allo stesso modo dei suoni e dell'azione, le varie tipologie di comunicazione: quella scritta, quella parlata, quella musicale, quella artistica, quella tecnica.

Il silenzio è solitamente definito con termini che rimandano all'idea di astensione da qualche cosa, dall'azione umana, la poiesis sul mondo: il silenzio è 'non dire' e 'non agire'. In realtà il silenzio dice e agisce, non è uno spazio abitato da 'niente'. È occupato dall'omissione di qualcosa, talvolta. È un luogo deputato a pensieri e riflessioni che non si possono o non si vogliono esplicitare. È un chiaro segno, in certi casi, mentre in altri porta con sé il dubbio e il mistero. Ha contorni e valenze diverse nelle diverse culture del mondo. Ha, comunque, delle conseguenze. Il silenzio è anche una categoria ottica. Esiste un silenzio per l’orecchio e un silenzio per l’occhio. È un richiamo all'attesa, alla ponderazione. Una sottolineatura del già detto, la battuta finale di un discorso. La svalutazione della parola o la sua amplificazione. L'assenza completa di moto o la sommatoria di ogni movimento. Il riposo della vista. L'arresto del corpo. Il colpo di grazia. La liberazione dal suono. Il pieno o il vuoto. L'accoglienza o l'astensione. Terreni dell'interpretazione potenzialmente più spericolata, il silenzio e l'immobilità sono però circondati, nella comunicazione sia verbale che non verbale, da un contesto col quale interagiscono, in un gioco di influenze e condizionamenti reciproci. Le tipologie e gli esiti di questo scambio sono i territori che il laboratorio teatrale intende esplorare, attraverso un percorso creativo e analitico che coinvolga l'uso della parola e dell'azione fisica. E del loro contrario. 

Programma

Nel corso del laboratorio si declineranno e svilupperanno esercizi teatrali inerenti all'espressività fisica e verbale per affrontare, sia individualmente che coralmente, i seguenti punti:
- Uso sociale, culturale e artistico del silenzio;
- I linguaggi silenziosi;
- I significati del silenzio;
- Interpretare fisicamente il silenzio;
- I codici del silenzio, previsione e perturbamento;
- Il silenzio tra intenzione e percezione;
- I contesti come indizio e guida alla lettura del silenzio e dell'immobilità;
- La 'patemizzazione' del silenzio;
- Il silenzio nel tempo e nello spazio;
- Il lapsus, il sottinteso: il silenzio al posto di qualcosa;
- La sospensione nel linguaggio musicale;
- Tradurre il suono e l'azione nel silenzio e nella pausa;
- La sospensione/immobilità nella comunicazione non verbale;
- Gradi di precisione e indeterminatezza nell'assenza di suono/azione;
- Il 'nulla' come luogo confortevole o insopportabile;
- Dal rumore al silenzio, dall'esagitazione al blocco e ritorno;
- 'Lavorare con il niente'.

Il laboratorio si articola in 13 incontri formativi settimanali della durata di due ore, dopo i quali verrà allestita una performance teatrale dimostrativa del lavoro svolto.
Il laboratorio è aperto ad un numero massimo di 20 partecipanti.

Il workshop ha un costo di € 50,00 mensili; il primo incontro è gratuito e di prova.

Attore, regista e autore per il teatro, Francesco Baldi ha lavorato e si è formato, tra gli altri, con Ferdinando Bruni, Francesco Frongia, Andrea Adriatico, Virgilio Sieni. È autore, regista e interprete degli spettacoli Chiedetemi. La colpa è femmina (patrocinato da Amnesty International Italia) sul tema del femminicidio e Di passaggio. Incontri aspettando di andare, realizzati con l'Associazione Culturale ViviTeatro (PI); del monologo L'uccello del paradiso,che affronta il tema dell'omofobia, con il contributo al testo di Isabella Dilavello; dell'adattamento teatrale del romanzo La pazienza dei bufali sotto la pioggia di David Thomas; dell'adattamento teatrale e audio-visivo, in collaborazione con Linda Griva, del racconto per ragazzi sul tema dell'adozione Il regalo più bello del mondo di Linda Griva; della performance video multidisciplinare In Inferno sulla cantica più celebre di Dante Alighieri, esposta come installazione nella Pinacoteca Nazionale di Siena. Ha declinato la propria ricerca artistica e creativa all’espressività corporea e vocale dell'apparato emotivo individuale e collettivo, alla cura dell'azione fisica, dal suo nascere al suo prodursi, nell'interpretazione e restituzione di suggestioni e sensazioni. Di pari passo esplora le molteplici possibilità di aderenza della parola, del testo, delle partiture musicali al gesto, nella ricerca di linguaggi che siano evocativi e diretti allo stesso tempo. Cura percorsi formativi e laboratori teatrali per adulti e ragazzi, in collaborazione con associazioni, scuole artistiche ed enti pubblici, e corsi di formazione sulla lettura ad alta voce, la narrazione e la comunicazione creativa ed efficace rivolti a varie tipologie professionali.

Per ulteriori informazioni: www.teatroflorida.it  - cantiere.florida@elsinor.net