Il Comune di Reggio Emilia indice la
10a edizione della open call "Premio Luigi Ghirri", rivolta ad
artiste e artisti under 35 – cittadine/i italiane/i anche se residenti all’estero oppure straniere/i attualmente residenti in Italia – che utilizzano la fotografia come medium. Il format prevede la selezione di 7 proposte che confluiranno in una mostra collettiva, a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, nell’ambito del programma di Fotografia Europea 2023 (28 aprile – 11 giugno 2023). I candidati dovranno presentare un progetto aderente al tema proposto e costituito da una serie di immagini con una descrizione e una proposta di allestimento. La giuria di selezione si riserva di preferire progetti recenti o inediti. La forma e la modalità espositive saranno definite in accordo tra l’artista e i curatori.
La candidatura all’open call è gratuita.IL TEMA: APPARTENENZALa cultura visiva e l’immagine fotografica possono farci reimmaginare il concetto di identità e aprire la prospettiva a nuovi modi di intendere l’appartenenza?
Il senso di appartenenza è un bisogno fondamentale dell’essere umano in quanto “animale sociale”, secondo la celebre definizione di Aristotele: si tratta di un istinto connaturato, il cui contrario sarebbe l’assenza di qualunque tipo di legame. Tuttavia, molti fenomeni nel corso dell’ultima generazione (dalla rivoluzione digitale e delle telecomunicazioni alle migrazioni, fino ai progressi della scienza) hanno messo in discussione le strutture sociali e relazionali a cui eravamo abituati. Oggi è più che mai evidente la tensione tra diversi modi di intendere l’appartenenza: da una parte l’inclusione in una comunità dall’identità già definita, che a seconda dei contesti può essere forma di oppressione o di resistenza; dall’altra una spinta libertaria ad aderire a nuove forme di collettività sulla base di scelte valoriali: dalle microcomunità come nucleo di possibili “utopie realizzabili”, alla costruzione di aree culturali più vaste – come la stessa Europa -, fino a nuovi concetti globali come l’appartenenza di specie teorizzata da Martha Nussbaum o quella olistica alla Natura; senza contare le relazioni di appartenenza che investono la sfera più intima.
La fotografia e la cultura visiva hanno contribuito in maniera significativa, giocando tuttora un ruolo importante, a formare le nostre idee di identità e di appartenenza, a definire chi è dentro e chi resta fuori. Lo scrittore indiano Amitav Ghosh da anni è impegnato a suggerire un cambio di paradigma, mettendo al centro delle proprie narrazioni tutto ciò che normalmente è lasciato fuori, tessendo storie che partono dal punto di vista della natura – le spezie, le piante, gli animali, i vulcani – e dei suoi profondi conoscitori, come gli sciamani, per ricordarci che è solo attraverso una contro narrazione che è possibile ritrovare un equilibrio tra le parti.
La cultura visiva può allora farci reimmaginare il concetto di identità? Mostrarci cosa succede nello spazio sottile tra l’appartenere e l’avere accesso, e in quello ampio e instabile tra determinismo sociale e libertà individuale? L’aggregazione di diverse tipologie di immagini – scattate con dispositivi tradizionali, generate dagli utenti o dalle macchine e poi eventualmente condivise sui social network – che caratterizza la contemporaneità può essere in grado di generare un cambio nella visione, scardinando la narrazione ufficiale, aprendo la prospettiva verso nuovi modi di intendere l’appartenenza ad un sistema più vasto e complesso?
REQUISITILa partecipazione è riservata ad artiste ed artisti – cittadine/i italiane/i anche se residenti all’estero oppure straniere/i attualmente residenti in Italia – che non abbiano compiuto il 36° anno di età prima della chiusura dei termini di iscrizione (06/01/2023).
Nel caso di collettivi artistici si richiede che tutti i membri del gruppo abbiano un’età inferiore ai 36 anni e che almeno la metà di essi siano di nazionalità italiana o attualmente residenti in Italia.
È consentito partecipare contemporaneamente anche alla open call promossa da Fotografia Europea, ma qualora lo stesso progetto venisse selezionato da entrambe le giurie l’artista dovrà scegliere a quale aderire e comunicarlo entro i tempi che saranno comunicati dal Comune di Reggio Emilia.
Ogni artista o collettivo può candidare soltanto un progetto.
Non possono partecipare le artiste e gli artisti che siano già stati selezionati in una delle ultime tre edizioni del bando (ed. 2019, 2021, 2022).
Le/gli artiste/i che partecipano alla call si dichiarano disponibili a far circuitare le proprie opere in iniziative promosse in collaborazione con partner e sponsor del progetto e presso le loro sedi (istituzioni culturali, imprese, banche, etc.).
Per ulteriori informazioni:
https://gfi.comune.re.it/gfi10-premio-luigi-ghirri-2023/