Ad apertura di un anno che si preannuncia ricco di appuntamenti, i Chille de la balanza lanciano la seconda edizione del Festival SPACCIAMO CULTURE interdette, sempre più convinti della necessità di proseguire nel percorso di rigenerazione di San Salvi coniugando libertà, innovazione, appartenenza e memoria. Lo fanno offrendo opportunità creative a giovani Artisti-Attori: tassello fondamentale per ri-creare comunità anche in un percorso di ri-formazione del pubblico. Tutto ciò mentre è in partenza il nuovo Piano urbanistico del Comune di Firenze che presta particolare attenzione all’Area dell’ex-manicomio fiorentino di San Salvi. Non è un caso che il seminario operativo sarà introdotto martedì 21 febbraio 2023 da Cecilia Del Re, assessora all’urbanistica del Comune di Firenze.
Dal 2022 i Chille hanno messo insieme due progetti-festival consolidatisi negli ultimi anni. Così da SPACCIAMO CULTURE e Storie interdette è nato SPACCIAMO CULTURE interdette, promosso dalla compagnia diretta da Claudio Ascoli in partenariato con Accademia Belle Arti Firenze e DiDA Unifi e in collaborazione con istituzioni, associazioni e persone impegnate in percorsi di rigenerazione urbana e di attenzione alla salute mentale: tra esse Mente in rete, che riunisce tutte le più importanti realtà pubbliche e private impegnate sul tema.
SPACCIAMO CULTURE interdette è all’interno del progetto annuale dei Chille riconosciuto e finanziato da Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Città Metropolitana e Fondazione CR Firenze.
Il bando – le cui candidature sono aperte da giovedì 19 gennaio a lunedì 6 febbraio 2023 - si struttura in due sezioni, entrambe rivolte a giovani maggiorenni under 35. La sezione 1, ARTE VISIVA E ARCHITETTURA, prevede un bando per artisti/e di arti visive, architetti/e, designer, paesaggisti/e e pianificatori/trici chiamati/e a intervenire sul tema degli spazi pubblici da restituire alla città, mediante l’interazione tra corpo, spazio e opera d’arte. La sezione 2, TEATRO E DANZA, prevede un bando per attori/trici, danzatori/trici e drammaturghi/e, impegnati/e a interpretare o riscrivere storie interdette di ieri e di oggi.
L’obiettivo esplicito – concordato dai Chille con DiDA Unifi e Accademia Belle Arti Firenze – è di veder lavorare insieme artisti di diversi linguaggi che si uniranno in un unico grande evento collettivo. I prescelti, infatti, dopo un’attività di formazione laboratoriale con sopralluoghi/lezioni/incontri con docenti, artisti e comunità locale, saranno accompagnati alla realizzazione di installazioni, opere, performance da presentare nel Festival che si terrà a San Salvi nei giorni dell’anniversario della legge Basaglia, da venerdì 12 a domenica 14 maggio 2023.
I Chille de la balanza sono presidio culturale permanente nell’ex manicomio di San Salvi dal 1998, quando l’ultimo direttore Carmelo Pellicanò volle collegare l’uscita dell’ultimo matto al contemporaneo ingresso della città nel manicomio fiorentino, chiedendo loro di essere protagonisti della restituzione di una memoria viva del luogo.
L’area di San Salvi è attualmente parte di un sistema urbano che ospita anche beni culturali e architettonici di rilievo, nonché importanti luoghi d’arte (Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, centro di attività espressive La Tinaia). Tuttavia, negli ultimi anni San Salvi è stata al centro dell’attenzione anche per fenomeni di spaccio: criticità connesse ad un utilizzo parziale del luogo, vissuto di giorno da dipendenti e utenti della Usl, ma abbandonato di notte…fatta salva la presenza dei Chille. Quella che fu “città negata”, in quanto sede del manicomio e poi periferia abbandonata dal punto di vista culturale più che territoriale, dicono i Chille “vuole e può oggi divenire sempre più una periferia al centro, ponendo come paradigma essenziale la Persona e le sue/nostre fragilità”.
Ne è prova l’approvazione da parte della Regione Toscana di un progetto di Rigenerazione urbana del Complesso San Salvi - riqualificazione dei padiglioni 33-34-35-37 e dei loro spazi verdi di pertinenza, per finalità di housing, servizi e attività culturali: delibera 422 dell'11 aprile 2022 per 61 milioni di euro che ha selezionato 10 progetti di rigenerazione urbana Programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027).
Per partecipare alla selezione a SPACCIAMO CULTURE interdette, ogni studente/artista dovrà inviare la propria candidatura singolarmente (indicando eventuali collaborazioni) a bando.chille@gmail.com entro e non oltre il 6 febbraio 2023. Maggiori dettagli sono su www.chille.it.
Alla sezione 1 (ARTE VISIVA E ARCHITETTURA) potranno partecipare 10 studenti/esse iscritti/e alla Scuola di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze (corsi magistrali, 4° o 5° anno, dottorato), 10 studenti/esse iscritti/e all’Accademia di Belle Arti di Firenze (corsi magistrali e Master) e 5 artisti/e o studenti/esse esterni/e al Dida e all’Accademia. Tra i 25 selezionati, e che parteciperanno al seminario tematico per il quale sono previsti crediti formativi, ne saranno scelti 10 che beneficeranno di un plafond di 700 euro per realizzare i loro progetti.
La sezione 2 (TEATRO E DANZA) è aperta a 4 attori/trici, performer, danzatori/trici e drammaturghi/e. È possibile candidarsi come artista singolo/a, o con un lavoro tra massimo due artisti/e. Ogni candidato può presentare una sola idea progettuale originale che non sia stata già proposta o presentata ad altri concorsi. Quale il tema lanciato dai Chille? I candidati della sezione 2 sono invitati a costruire e raccontare storie interdette a partire da storie o esperienze relative alle fragilità di oggi, al loro muoversi in questo tempo, nei manicomi invisibili mai scomparsi. Ed ancora a partire da memorie, epistolari, diari, ricordi, interviste di chi ha vissuto il manicomio da internato – psichiatra - infermiere, di chi ha potuto godere dell’applicazione della legge 180 e di chi invece non è mai uscito. L’invito è anche a non tralasciare l’attuale esperienza del Covid19 nelle sue forme e nei suoi riverberi. Per quanto riguarda la forma della narrazione finale, è garantita la massima libertà. La messa in scena può avere o non avere un testo: avrà una durata massima di 20’, deve prevedere in scena massimo 2 attori/trici ed essere – dal punto di vista scenico ed illuminotecnico - di facile realizzazione.
Durante il Festival dal 12 al 14 maggio una giuria mista di tecnici e pubblico assegnerà agli artisti un primo premio di 500 € ed un secondo di € 300. Last but not least, negli ultimi due anni i Chille hanno poi sostenuto produzione e distribuzione dello spettacolo risultato vincitore.
Ulteriori informazioni: telefono/whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it, sito www.chille.it