Formare  professionisti della comunicazione medico-scientifica in grado di rispondere ai bisogni reali delle persone, capire come la digitalizzazione sta ridefinendo la relazione fra medico, paziente e servizio sanitario. Sono i principali obiettivi del master di I livello in “Comunicazione Medico-Scientifica e dei Servizi Sanitari” dell’Università di Firenze, organizzato dal Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, in collaborazione con il Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa (Centro Ricerche sAu).

Giovedì 23 febbraio (ore 14 - Aula Magna ex Presidenza della Scuola di Scienze della salute umana, padiglione 6, Largo Brambilla n. 3, AOU Careggi, Firenze) il master sarà presentato in un evento, a cui parteciperanno il coordinatore del master Francesco Liotta, il direttore del Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica Francesco Annunziato, la presidente della Scuola di Scienze della salute umana Betti Giusti, il direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi Felice Petraglia, il direttore del  Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la comunicazione generativa Luca Toschi.

Il percorso formativo è rivolto a professionisti e organizzazioni che già lavorano in ambito medico-scientifico e dei servizi sanitari, insieme a laureati che vogliano specializzarsi in questo settore della comunicazione. Il corpo docente del Master è formato sia da professori, medici e professionisti che operano all’interno di istituzioni e organizzazioni pubbliche e private, sia da riconosciuti esperti nel campo della comunicazione e dell’informazione. Le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio.

L’evento sarà l’occasione per presentare l’avvio della ricerca, ideata dal Centro Ricerche sAu per la Comunicazione Generativa in collaborazione con il Comitato Ordinatore del Master, mirata ad analizzare e indagare il modo in cui l’utilizzo delle nuove tecnologie – dalla robotica applicata agli interventi chirurgici alla telemedicina, alla teleassistenza – sta riscrivendo la percezione che i pazienti hanno delle prestazioni sanitarie.