L’Università di Firenze si unisce alle commemorazioni del trentesimo anniversario della strage di via dei Georgofili. La rettrice Alessandra Petrucci ha reso omaggio oggi alla memoria delle vittime ricordando Dario Capolicchio, lo studente di Architettura vittima dell’attentato mafioso insieme alla famiglia Nencioni, davanti all’Aula 1 del plesso didattico di Santa Verdiana – dal 2003 a lui intitolata.
“Dario era uno studente, col suo bagaglio di sogni e di speranze, che sono rimaste sepolte sotto le macerie della Torre de’ Pulci: oggi sarebbe un uomo adulto, un professionista. Chissà se sarebbe rimasto a Firenze o se sarebbe tornato, invece, a Sarzana o chissà dove la vita lo avrebbe portato – ha detto la rettrice –. Il peso di un sogno infranto, oggi, diventa stimolo per promuovere con forza la cultura della legalità e il concetto di cittadinanza responsabile e consapevole: sono questi i principi che aiutano a crescere i giovani in una dimensione umana migliore. Il Rettore Scaramuzzi – ha ricordato ancora Alessandra Petrucci -, di fronte alla tragedia, allora, incitava a «trasmettere quello che accadde alle generazioni future, perché non dimentichino quanto accaduto e come si reagì». E io faccio mie le sue parole, nel ricordo di chi non c'è più e nella volontà di difendere i valori della democrazia, della libertà, della Costituzione”.
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