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giovedì 21 novembre 2024

“Le regole del gioco”, progetto di formazione per animatori ludici di 1° livello

21-06-2023
L’obiettivo del progetto "Le regole del Gioco", promosso da Città Metropolitana di Firenze, Università degli Studi di Firenze e Centro Sportivo Italiano è formare animatori ludici in grado di utilizzare i giochi da tavolo e i giochi di ruolo nei loro interventi, non solo quando i destinatari sono i bambini ma anche in contesti particolari come i centri di detenzione o le residenze per anziani. La proposta di questa iniziativa, che ha ospitato nel plesso Brunelleschi di UniFi la prova finale per l’ottenimento della certificazione del Centro Sportivo Italiano, di “Animatore Ludico di Primo Livello”, è usare il gioco strutturato nella convinzione che possa far sviluppare competenze e incentivare nei partecipanti alle attività, la capacità di cooperare insieme alla risoluzione di problemi, oltre a potenziare abilità cognitive, di interazione e decisionali.
"Ma il gioco da tavolo è anche una palestra per la mente sotto molti aspetti - spiega Nicola Armentano, consigliere della Città Metropolitana di Firenze delegato alla Sanità e allo Sport - grazie allo sviluppo di strategie e le alleanze tra i giocatori, oltre che un modo per conoscere meglio chi si ha davanti e intavolare relazioni sotto nuove prospettive. Sono strumenti che ben supportati dagli animatori aiutano i livelli cognitivi delle persone in situazioni di particolare difficoltà o fragilità. E' un sorta di servizio che va messo a disposizione degli anziani, ad esempiom nelle rsa e nei centri da essi frequentanti".
Gli Animatori Ludici sono figure professionali (educatori, insegnanti, bibliotecari, animatori, formatori) che utilizzano all’interno dei propri contesti educativi un approccio ludico, attraverso le forme di intrattenimento strutturate tipiche dei giochi da tavolo e dei giochi di ruolo.
Le attività svolte dall’educatore ludico comunque possono variare a seconda del contesto in cui operano, come ad esempio scuole, centri ricreativi, musei, comunità carcerarie o contesti terapeutici, residenze sanitarie assistite. L’animatore ludico valuta poi in modo metodico l’efficacia delle attività di gioco e i progressi dei partecipanti. Si possono utilizzare strumenti di valutazione formali o informali per raccogliere dati e osservare l’apprendimento e lo sviluppo dei partecipanti nel tempo.
Spesso gli animatori ludici lavorano in team con altri professionisti, come insegnanti, psicologi, terapisti occupazionali o assistenti sociali, per offrire un supporto completo ai partecipanti e interagire fattivamente nelle attività di recupero e reinserimento.

Per ulteriori informazioni ecco un video realizzato a cura di Florence Tv:
https://www.youtube.com/watch?v=I8mLqZbdxK0