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mercoledì 25 dicembre 2024

"Buon compleanno, Isolotto!", al via il 70° anniversario della nascita del villaggio Ina-Casa

27-02-2024

Martedì 27 febbraio 2024, alle ore 21.00, il Teatro La Fiaba di Firenze, in via delle Mimose 12, ospiterà "Buon compleanno, Isolotto!", evento di apertura della rassegna Isolotto70 con incontri e iniziative del Quartiere 4 e delle associazioni del territorio per il 70° anniversario della nascita del villaggio Ina-Casa, condotto dal regista e attore Andrea Muzzi. In programma gli interventi di: Mario Primicerio, già Sindaco di Firenze e collaboratore di Giorgio La Pira; Claudia Daurú, Comunità dell’Isolotto e Centro Educativo Popolare; Paola Amorosi, Parrocchia dell'Isolotto; Daniela Baldi, Educativa di strada Q4; Damiano Palagi, Gruppo Scout Agesci Firenze 2; Federico Micali, regista; Piero Caramelli, tra i primi cittadini dell’Isolotto; Mirko Dormentoni, Presidente del Quartiere 4. Inoltre, interventi musicali dell'Orchestra da Camera Fiorentina e la proiezione del trailer del film "Le chiavi di una storia" di Federico Micali. E poi il discorso “Non case ma città”, interpretato da un ospite a sorpresa.

Dall'Inventario dell'Archivio delle case popolari di Firenze: "Il quartiere dell'Isolotto doveva sopperire almeno ai 3.000 alloggi che occorrevano a Firenze. Solo due anni dopo la scelta dell'area, furono consegnate le chiavi dei primi 1.000 alloggi, con una cerimonia pubblica il 6 novembre 1954. Nel 1957 si arrivò a un totale di 1.450 appartamenti, per circa 8.000 persone. L'Isolotto è nato su un'area ceduta dal Comune di Firenze a titolo gratuito all'Ina-Casa. Le stazioni appaltanti furono, oltre al Comune stesso, l'Iacp - Istituto Autonomo Case Popolari e il Comitato Opera Pia Case per gli Indigenti. L'area scelta per il quartiere rientrava nel programma di espansione previsto dal Piano regolatore. Per le costruzioni, i progettisti adottarono un pluralità di soluzioni abitative all'interno del denominatore comune del quartiere-giardino, dove le aree verdi dovevano coprire tre volte lo spazio delle abitazioni. Gli architetti che lavorarono all'Isolotto erano professionisti accreditati dalla Gestione Ina-Casa e di conseguenza dallo Iacp, ma agirono in totale autonomia individuale sia per la distribuzione dei compiti di progettazione che per le scelte estetiche. L'unico gruppo che agì in modo coordinato fu quello composto dagli architetti Francesco Tiezzi, Mario Pellegrini e Sirio Pastorini e dall'ingegnere Ferdinando Poggi, i quali lavorarono insieme per mettere a punto il piano urbanistico e le sistemazioni esterne di tutti i lotti. La funzione dell'Istituto per l'Isolotto, oltre a quella di stazione appaltante di alcuni cantieri, fu quella di punto di riferimento amministrativo per la gestione degli inquilini e delle pratiche relative ai condomini. La maggior parte delle abitazioni infatti era destinata al riscatto, quindi assegnata con patto di futura vendita, e anche molti degli edifici destinati alla locazione col tempo furono assegnati per il riscatto." 

Per maggiori informazioni: https://quartieri.comune.fi.it