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lunedì 06 maggio 2024

"Tu/io - pratiche del fatto scenico", seminario con Francesco Villano al Lavoratorio di Firenze

11-07-2024
Da giovedì 11 a domenica 14 luglio 2024, dalle ore 10.00 alle 18.00, Il Lavoratorio di Firenze (via Giovanni Lanza 64/a) propone "Tu/io - pratiche del fatto scenico", il seminario condotto da Francesco Villano. Durante il tempo condiviso in sala, ancor prima dell'agire, il gruppo e il singolo attraverso vari "giochi" fanno esperienza dello Stare e dell'Ascolto. In questo percorso di studio l'imprevisto e l'errore sono utili e fecondi compagni di viaggio, capaci di farci riconoscere alcune im-posture e cliché relazionali della vita quotidiana. Solitamente si lavora partendo da improvvisazioni strutturate e aperte che via via trovano una forma sempre più defnita in un continuo scambio critico tra la guida esterna e chi agisce. Si tratta di un allenamento rigoroso all'immaginazione e all'ascolto: di sé (propriocezione), dell'altro (attenzione, disponibilità, fiducia) e dello spazio scenico. Si aggira così il pericolo di soluzioni rappresentative immediate, di precoci approcci mimetici e di adesione a un "personaggio" esterno. Potremmo affermare che l'obiettivo primario di questo non-metodo non è l'insegnamento di uno stile recitativo a priori, ma la rivelazione di un principio fondante di lavoro: allenare un'attitudine alla sorpresa all'interno di un proprio progetto.

Il seminario sarà diviso in quattro fasi
Analisi. Si inizia individuando le azioni che il testo suggerisce. Si cercherà poi attraverso brevi improvvisazioni, in un continuo scambio di proposte tra l'occhio esterno e colui che agisce, di ricostruire analogicamente il progetto interiore che guida il personaggio e arrivare infine alla via più efficace e diretta per raggiungere quell'obiettivo scenico. Il testo scelto è Orgia, di Pier Paolo Pasolini. Si tratta di brevi incursioni, tradimenti, istantanee, ma che basteranno credo ad atterrare su questo materiale senza eccessivi inquadramenti ideologici. L'idea del teatro di Parola pasoliniano e di rito culturale sono stati storicamente contrapposti a un approccio performativo, inteso come studio sincronico sull'essere.

Lavoro sul testo. Nello specifco è un vero e proprio confronto-scontro con la materia verbale. L'analisi agita di alcune scene permetterà di entrare in relazione intenzionale con quelle parole e con le direzioni che evocano. L'insieme o lo scontrarsi di queste direzioni produrranno il rapporto con gli altri attori. Il continuo ripercorrere di queste improvvisazioni, sempre più nello specifico, permetterà di dedurre relazioni e dinamiche che sottendono al testo, oltreché le azioni principali e le spinte che muovono i personaggi. Si individueranno così, empiricamente, curve, scopi e compiti di una scena.

Il training. Questa fase di lavoro sarà introdotta da un training fisico, vocale e sensoriale. Una serie di esercizi che indagheranno tutta la parte pre-espressiva del lavoro: stare, vedere e relazionarsi per poi agire. Attraverso la sensibilizzazione del corpo si vuole stimolare un approccio ludico al personaggio, che posssa tradursi in un "serbatoio" di scoperte legate ai sensi e alle immagini che questi veicolano.
Il fine è di raggiungere, attraverso l'esperienza guidata di diversi stati fisico-emotivi, un' agilità espressiva e una più consapevole capacità creativa da utilizzare poi all'interno di un'improvvisazione drammaturgica.

In conclusione. Un percorso teatrale è innanzitutto un tempo privilegiato di studio nel quale si può "giocare" col Teatro per conoscere sé stessi, i compagni di lavoro e attraversare fsicamente, intellettualmente, ed emotivamente un testo. È un luogo extra-ordinario che può tradursi in un occasione per scoprire nuove possibilità e per scoprirsi. Colui che guida mette a disposizione sapienza, umanità, rigore e tecnica. La generosità e la voglia di mettersi in gioco sono le materie prime richieste agli allievi.

Francesco Villano è attore, performer, regista. Diplomato all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico di Roma, si forma poi all'Ecole des Maitres – scuola internazionale di perfezionamento teatrale – guidata da Denis Marleau. Laureato in Lettere – Scienze Umanistiche, alla Sapienza di Roma. Premio UBU 2023 come Miglior Attore. Dal 2012 collabora stabilmente con la Compagnia Lacasadargilla (Lear < di Edward Bond, Distant Light from dark shadows e When the rain stops falling di Andrew Bovell, L'amore del cuore di Caryl Churchill, Il Ministero della Solitudine di Fabrizio Sinisi, Anatomia di un suicidio di Alice Birch). In teatro lavora inoltre con: Antonio Latella, Fabrizio Arcuri, Emma Dante, Carmelo Rifici, Claudio Autelli, Veronica Cruciani, Davide Iodice, Giorgio Barberio Corsetti, Roberto Andò, Serena Sinigaglia, Compagnia Biancofango, Josè Sanchis Sinisterra, Giancarlo Cobelli, Luciano Colavero ecc. Come performer collabora con la compagnia di teatro-danza Immobile Paziente di Roma in un percorso biennale di creazione e partecipa a vari dispositivi multimediali con la Bauhaus di Dessau. Dal 2021 è regista e interprete di due radiodrammi: il primo per il canale web del Teatro di Roma (La guerra non è ancora cominciata di Michail Durnenkov) e l'altro per la rubrica "Le domeniche a teatro" di Radiotre Rai (Il giardino di Zinnie Harris). Insegna di recitazione in vari moduli – in collaborazione con la cattedra di Storia del Teatro dell'Università Sapienza di Roma e in diverse scuole di teatro in Italia e all'estero tra cui: la Scuola Europea per l'Arte dell'Attore Prima del Teatro di Pisa/San Miniato e l'Accademia Ernst Busch di Berlino; collabora inoltre stabilmente con il centro di produzione teatrale Carrozzerie Not di Roma attivando diversi percorsi didattici per attori e danzatori. Come regista mette in scena Piccoli Pezzi Poco complessi – da un testo di Magdalena Barile per il CRT di Milano; A zonzo – per il PimOff di Milano; Sonata per ragazza sola – per il teatro Litta di Milano, Genesiquattrouno in co-regia con Gaetano Bruno (finalista Premio InBox) produzione Teatro Vascello di Roma. Al cinema recita ne L'ultima notte di Amore di Andrea Di Stefano – Indiana Film; Il mio nome è vendetta di Cosimo Gomez – Netflix Italia e a diverse serialità Rai. Per l'autunno 2025 è previsto il debutto del suo prossimo progetto teatrale.

Il Lavoratorio è uno spazio culturale dedicato alle arti performative. Supporta e promuove la creazione di progetti legati al teatro, alla musica e alla danza e accoglie al suo interno percorsi artistici che cercano un luogo per maturare e svilupparsi. Il Lavoratorio è un luogo di formazione professionale e non professionale e per questo organizza incontri, laboratori e giornate di studio e approfondimento. Ospita residenze artistiche, eventi, mostre e progetti culturali. Il Lavoratorio è una casa comune, dove gli artisti possono confrontarsi e crescere insieme, le diverse discipline possono incontrarsi e contaminarsi e le persone possono condividere suggestioni ed emozioni.

Per maggiori informazioni: info@illavoratorio.it - www.illavoratorio.it