"
Drop of Water Under a New Tongue" è la nuova
Open Call per la
residenza intensiva di 20 giorni alla
Fabbrica del Vapore di Milano,
dal 3 al 23 luglio 2024. La residenza è curata da
Ivana Meštrov, sostenuta dal
Comune di Milano Fabbrica del Vapore, e organizzata in partnership con
Clube Português de Artes e Ideias e il Dipartimento di Cultura Contemporanea del Ministero della Cultura di Cipro, in collaborazione con BJCEM - Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo. Questa opportunità è aperta ad
artisti under 35 da Portogallo, Italia e Cipro nel campo delle arti visive, delle arti applicate, dei nuovi media, della fotografia e della performance.
Il progetto si concentra sui paradossi del connettivo, esplorando il riversamento e il controllo del soggettivo e dell'oggettivo nell'era dei cambiamenti digitali, e il potenziale del glitch, come incentivo ad ascoltarsi a vicenda nel mezzo dell'attuale tumulto della nostra quotidianità. Anche se il termine glitch è solitamente utilizzato nel dominio digitale, qui è preso in prestito dal femminismo di L. Russell, che sottolinea il problema della struttura sociale sconvolta dalla stratificazione economica, razziale, sociale, sessuale e culturale e dai processi imperialistici che continuano a violare i nostri corpi. Il difetto strutturale, quindi, non è un errore, bensì il contrario, una correzione o almeno un'estensione, tanto per cominciare. Nell'ultimo decennio, soprattutto negli ultimi anni, si è verificata una mutazione dalla forma congiuntiva della comunicazione corporea a quella connettiva, come rileva F. Bifo. Mentre cerchiamo inizi diversi in mezzo alla crescente incertezza, polarità sociale e precarietà economica, riconosciamo sempre più che la realtà non è lì solo per noi, ma deve essere ricercata e conquistata di nuovo attraverso molteplici e nuove strategie di connettività, ricerca intersezionale e trans-storica, collaborazione e interazione oltre il contesto. umano. Solo allora i nostri corpi, come portatori solitari, potranno potenzialmente consegnarci al futuro, che a sua volta ci porterà come una goccia d’acqua sotto una nuova lingua. Il programma di residenza per artisti offre un terreno fertile per queste indagini riunendo diversi professionisti, valorizzando la complessità delle loro genealogie, condizioni di vita e di lavoro e creando spazi per la ricerca, lo scambio e la solidarietà, incoraggiando al tempo stesso dialoghi produttivi con il nuovo contesto.
Scadenza: 11 giugno 2024.
Per maggiori informazioni:
www.bjcem.org