In occasione delle festività della Rificolona 2024, l'Associazione "Vie Nuove", in collaborazione con il Q3 del Comune di Firenze, propongono anche quest'anno i Laboratori delle Rificolone, dedicati a tutti i bambini e bambine, per realizzare nei due giorni di giovedì 5 e venerdì 6 settembre 2024 le più belle e originali rificolone secondo la seicentesca tradizione, che vedeva i contadini costruire le proprie lanterne luminose in modo artigianale con materiale di vario genere.
I laboratori, promossi dal circolo Vie Nuove di Gavinana da oltre trent'anni, per i quali verrà messo a disposizione tutto l'occorrente (ad uso individuale), si svolgeranno dunque in anticipo rispetto alla festa di sabato 7 settembre 2024, questo per lasciare spazio alle passeggiate, alle rievocazioni storiche e ai cortei serali che si svolgeranno quel giorno in tutta la città.
I laboratori saranno coordinati da animatrici-artigiane e destinati a bimbe e bimbi accompagnati da genitori, nonni o comunque da una figura maggiorenne e si svolgeranno dalle ore 15.00 alle 19.00 presso la sede del circolo Vie Nuove in viale Donato Giannotti, 13 a Firenze, su prenotazione. Per poter meglio accogliere le famiglie, in ognuno dei due pomeriggi, verranno effettuati due turni con un massimo di circa 20 rificolone realizzabili per turno (1° turno: ore 15.00 -17.00 2° turno: 17.10-19.00/19.30) - Necessaria la prenotazione: vienuove@vienuove.it 055.683388 cell. 393.9190534 (whatapp) - https://www.facebook.com/circolo.vienuove
"La Rificolona risale con tutta probabilità alla metà del Seicento, ed è da ricollegare all'arrivo in città di tanti contadini e montanari che, con le loro donne, provenienti sia dal vicino contado che dalle zone più impervie del Casentino e della Montagna Pistoiese, venivano in città per festeggiare la natività della Madonna nella basilica della Santissima Annunziata. Oltre ad essere spinti dal devoto pellegrinaggio, quella gente approfittava dell'occasione per venire a vendere la propria mercanzia alla fiera-mercato che si svolgeva l'indomani sulla piazza antistante la basilica, in via dei Servi e nelle immediate adiacenze. Per poter trovare, però, un buon posto che consentisse un sicuro e totale smercio dei filati, funghi secchi e formaggi che avevano portato, questi coloni partivano dalle loro abitazioni molto tempo prima e, nella notte, si rischiaravano l'insicuro cammino con lanterne di varia forma appese in cima a bastoni, canne o pertiche. E proprio con queste multicolori lanterne di carta o tela, aperte in cima per consentire alla candela o al sego dello scodellino di bruciare, giungevano a Firenze la sera prima della fiera, bivaccando la notte nei loggiati della chiesa della Santissima Annunziata e degli altri edifici della piazza dove, alla tremula luce dei loro lampioncini, cantavano laudi alla Vergine fino a tarda notte".