Nuove droghe, in una quantità mai vista finora, invadono sempre più il mercato clandestino, le strade e Internet, minacciando le giovani generazioni a livello mondiale.
Sono oltre 1300 le nuove molecole segnalate dalle Nazioni Unite, per lo più sconosciute sia nella struttura che negli effetti tossici.Prende l’avvio ufficiale - per conoscere le nuove sostanze psicoattive e i loro effetti - una nuova unità di ricerca,
URITON (Unità di Ricerca e Innovazione in Tossicologia forense e Neuroscienze delle dipendenze e nuove droghe) promossa dall’Università di Firenze. Mercoledì
6 aprile nell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi URITON, sarà presentata nel
convegno “Addiction e identificazione di nuove sostanze psicoattive” (dalle ore 9, Aula Magna del Nuovo Ingresso Careggi, padiglione 3 didattica, Largo Brambilla, 3).
Dopo i saluti dell’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi e del direttore del Dipartimento di Scienze della salute dell’Ateneo Pierangelo Geppetti, Elisabetta Bertol, ordinario di Tossicologia forense e coordinatrice dell’Unità di ricerca, illustrerà l’attività di URITON, che ha lo scopo - attraverso metodologie analitiche, informatiche e tecnologiche – di individuare la diffusione delle nuove sostanze e di classificarle, condividendo le conoscenze acquisite tra la rete dei ricercatori collegati.
Alla giornata partecipa con una lecture Antonello Bonci, direttore scientifico del National Institute of Drug and Addiction (USA), considerato uno dei principali scienziati nel campo della Neuropsicofarmacologia. La discussione e le conclusioni saranno curate da Francesco Mari (coordinatore dei progetti di ricerca UNIFI).“
L’Ecstasy e prodotti simili sono già, per gli addetti ai lavori, vecchie droghe – spiega Elisabetta Bertol - . Le nuove sostanze psicoattive, soprattutto per la loro diffusione via Internet, hanno creato ai giorni nostri un allarme sociale mai visto nella storia della droga. Insieme agli aspetti analitici risulta innovativo ed importante un altro obbiettivo della nostra unità di ricerca, studiare e comprendere sempre meglio gli effetti delle sostanze sulle strutture e sulle funzioni cerebrali, utilizzando un moderno approccio multidisciplinare”.