Duecentoquaranta milioni di anni fa, nel Triassico, le nostre Alpi meridionali e la Cina meridionale si affacciavano su un grande golfo dello stesso enorme Oceano, la Tetide: gli stessi pesci e rettili occupavano queste immense acque.
Da quasi quindici anni nella provincia cinese del Guizhou riemergono importantissimi fossili di vertebrati marini in cui i paleontologi scorgono una grande affinità evolutiva con i reperti trovati nelle nostre Prealpi e presso il Lago di Como.
Una mostra, curata da Andrea Tintori (Università di Milano) e da Jiang Da-Yong (Università di Pechino) porta eccezionalmente in Italia una trentina di fossili triassici di pesci e rettili marini e alcuni calchi di esemplari di oltre un metro di lunghezza, provenienti da Xingyi (Cina meridionale), che escono per la prima volta dal paese asiatico e sono esposti ufficialmente al pubblico. L’esposizione itinerante, dal titolo “Marco Polo 240 milioni di anni fa” - partita da Milano lo scorso febbraio - fa ora tappa a Firenze al Museo di Storia Naturale dell’Ateneo e si apre domani, venerdì 27 maggio alle ore 17.30 (Sala Strozzi, Via La Pira, 4). La mostra, che resterà aperta fino al 25 giugno, include il piccolo pesce Marcopoloichthys (genere istituito su una specie cinese e una italiana, il cui nome onora l’esploratore veneziano), il Lariosauro del lago di Como, i più antichi pesci volanti e alcuni dei più piccoli pesci fossili mai descritti.
“La distanza fra Italia e Cina che non spaventò Marco Polo – commenta Stefano Dominici, responsabile della sezione di Paleontologia del Museo di Storia Naturale dell’Ateneo fiorentino – oggi torna ad essere di nuovo colmata idealmente, in un gemellaggio scientifico tra due regioni divise dal più esteso continente del pianeta”.
In occasione dell’avvio della mostra, sempre domani, apertura straordinaria gratuita (ore 17.30 - 19.30) dell’adiacente sezione di Paleontologia del Museo (Via La Pira, 4), dove è esposta una balena preistorica risalente a tre milioni di anni fa, rinvenuta nella campagna toscana, presso Orciano Pisano.