Dodici giovani ricercatori e tre giorni di tempo per discutere di come si è scritto di religione nel mondo moderno. Succede all’Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose di Firenze, dove dal 14 al 16 settembre prossimi si svolgerà l’atelier "Scrivere di religione nel mondo moderno (XVI-XVIII sec.)", ideato e coordinato da Massimo Carlo Giannini e Maurizio Sangalli. Dai quattro angoli del mondo sono già pronti a partire i quattro studiosi senior che guideranno i lavori, Simon Ditchfield, Gigliola Fragnito, Federico Palomo e Myriam Silvera e i dodici giovani che l’Istituto ha selezionato e sovvenzionato per un confronto che, oltre i confini del sapere accademico, vuole legarsi a questioni di stretta attualità come quelle quotidianamente sollevate dai temi religiosi, fornendo loro ‘profondità’ storica.
I giovani dodici ricercatori sono: Hitomi Omata-Rappo (Giappone), Hugo Filipe Castilho Cabrita Martins (Portogallo), Fabio Giovanni Locatelli (Ecuador), M. Katya Mouris (Stati Uniti), Anna Maria Vileno (Belgio), Giuseppe Fulvio Accardi (Italia), Alessia Castagnino (Italia), Gert Gielis (Belgio), Gintar&279; (Lituania), Thérèse Peeters (Paesi Bassi), Matteo Binasco (Italia) e Stefano Boero (Italia).
All’apertura dei lavori sarà presente anche la vicesindaca Cristina Giachi, già testimone di alcuni dei momenti più importanti dell’Istituto, dall’inaugurazione alle cerimonie del Premio Ricerca Città di Firenze, organizzato dal Comune in collaborazione con l’Istituto Sangalli.
Fonte: www.comune.fi.it (Ufficio Stampa)