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mercoledì 25 dicembre 2024

I danni al patrimonio artistico in Italia centrale dopo il sisma

09-02-2017

La cattedrale di Norcia e il campanile di Amatrice sono il simbolo della devastazione provocata dalle scosse di terremoto che a più riprese ha colpito lo scorso anno  l'Appennino Centrale. Dalla chiesa di Villa Sant'Antonio a Visso a quella chiesa di San Salvatore a Campi sono enormi i danni al patrimonio storico artistico dei piccoli centri dislocati tra Lazio, Umbria e Marche. Per offrire una prima testimonianza della situazione il Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell'Università degli Studi di Firenze ha organizzato un incontro giovedì 9 febbraio a Palazzo Marucelli Fenzi (via San Gallo, 10 – ore 16).

L'appuntamento sarà introdotto da Fulvio Cervini, docente di Storia Medievale e Andrea De Marchi, docente di Storia dell’Arte medievale. Interverranno Donata Levi, docente di Storia della critica d’Arte dell’Università di Udine e Antonio Pinelli, docente emerito di Storia dell’arte moderna dell’Università di Firenze. Seguiranno le testimonianze dello storico dell’arte Romano Cordella e del dottore in Storia dell’Arte e sindaco di Matelica (Macerata) Alessandro Del Priori.

Gli interventi in programma sono collegati alla presentazione dell’ultimo numero della rivista “Predella” che ha riservato uno speciale a "Il patrimonio artistico in Italia Centrale dopo il sisma del 2016”, a cura di Gerardo de Simone (Accademia Belle Arti di Carrara) e Emanuele Pellegrini (IMT Lucca), con la collaborazione di Alessandro Delpriori, e Fabio Marcelli (Accademia Belle Arti di Perugia). Il ricavato delle vendite di questo speciale è destinato al restauro del trittico, opera di un allievo di Paolo da Visso raffigurante una Madonna con Bambino con ai lati San Michele Arcangelo e Santo Stefano ospitata dalla chiesa di San Vittorino a Castelsantangelo sul Nera (Norcia).

Info: www.unifi.it