Di cosa si sono occupati i ragazzi? A Siena ad esempio è stato portato avanti un laboratorio per la stampa 3D, a Lucca invece è stato aperto alla città un gabinetto di storia naturale. All’Isis Leonardo da Vinci di Firenze c’è un’associazione di fotografi, ad Arcidosso (Grosseto) gli studenti offrono servizi bibliotecari e museali. All’alberghiero Martini di Montecatini Terme l’associazione cooperativa scolastica serve a fare una produzione artigianale di dolci mentre il liceo delle scienze umane di Sesto Fiorentino fa laboratori per bimbi all’interno di una ludoteca. E ancora giornalini scolastici o orti, gruppi teatrali o produzione di oggetti sartoriali, organizzazione di tornei di calcio e pallavolo, sono altre delle attività messe in piedi nelle scuole. A maggio 2017, risultano costituite in Toscana, nell’ambito del progetto partito nel 2013, circa 97 associazioni cooperative scolastiche.
“Ci auguriamo che questa esperienza vi abbia aiutato ad affezionarvi al mondo cooperativo e a familiarizzare con strumenti della gestione – ha detto Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana rivolgendosi alla platea di ragazzi al Teatro della Compagnia - Un cantiere di apprendimento come lo sono le associazioni cooperative scolastiche è utile per imparare a mettere in pratica le materie tradizionali, dalla matematica alle lingue, ma anche a sviluppare competenze trasversali che vi serviranno nel futuro, avete imparato a parlare in pubblico, a far valere le vostre idee, avete imparato anche commettendo errori, correggendoli. A guidare e a essere guidati”. Ha concluso Fiaschi: “Le associazioni cooperative scolastiche insieme alle start up e ai progetti di servizio civile, sono tutti cantieri in cui vogliamo investire in favore dei giovani. Soprattutto perché crediamo che dal vostro talento e dalla vostra energia dipenda la possibilità di ripartenza di un Paese un po’ stanco”.
Ringrazia Confcooperative per il progetto delle associazioni cooperative scolastiche l’assessore regionale all’istruzione Cristina Grieco: “La scuola ha bisogno di relazionarsi con il territorio e questa iniziativa permette ai ragazzi anche di imparare il valore della cooperazione e della solidarietà e un metodo di lavoro basato sulla partecipazione, sull’ascolto e la condivisione che non possono che fare del bene al loro e al nostro futuro”.
Nella cooperazione facciamo rete, progettiamo insieme e cerchiamo di dare delle risposte ai territori – aggiunge Matteo Spanò, presidente della Federazione Toscana delle Bcc - comprese quindi le scuole, con le quali abbiamo rapporti costanti. La cosa fondamentale è ascoltare le necessità, appassionarsi e provare a concretizzare le idee”.