L’operatore di corridoio in pronto soccorso e i risultati della sperimentazione della nuova figura professionale introdotta nel punto di primo soccorso di Santa Maria Nuova dal 31 ottobre a 30 maggio scorsi, sette mesi durante i quali sono state contattate 93 persone di cui quasi il 70% di età compresa tra 18 e 24 anni con problemi di alcol, che spesso non necessitavano dell’intervento del 118: sono questi i temi al centro del workshop che si terrà lunedì a partire dalle 9.30 nella Sala conferenze della biblioteca delle Oblate.
Organizzata dall’assessorato al Welfare del Comune di Firenze, dal Dipartimento Dipendenze dell’AUSL Toscana Centro e da C.A.T. Cooperativa sociale , l’iniziativa si aprirà con i saluti dell’assessore al Welfare Sara Funaro e del direttore dell’Area Dipendenze Azienda Usl Toscana Centro dottoressa Antonella Manfredi. A seguire ci saranno gli interventi del responsabile DEA Santa Maria Nuova Mauro Pratesi, che affronterà il tema del ‘Pronto soccorso e sostanze d’abuso: quando il pronto soccorso può fare prevenzione’; di Marco Battini, educatore professionale dell’associazione Papa Giovanni XXIII onlus di Reggio Emilia; della dottoressa Donella Posarelli, responsabile Ser.d. 10/A Firenze che parlerà dell’‘Uso di nuove e vecchie sostanze stupefacenti nella popolazione giovanile’ e di Stefano Bertoletti e di Federica Gamberale della Cooperativa Cat, che spiegheranno il progetto ‘Operatore di corridoio’.
Nel corso della mattina sono previsti anche gli interventi del dottor Simone Magazzini del Dipartimento Emergenza Urgenza AUSL Toscana Centro; del dottor Gabriele Bardazzi, referente Centro Diurno-Day Service Alcologico ‘La Fortezza’, UFM SERD C; della dottoressa Brunella Occupati, Tossicologia Medica, AUOC Firenze; della dottoressa Adriana Iozzi, responsabile UFM Ser.D. C che parlerà dei “Giovani e delle sostanze d’abuso: progetto integrato tra Aziende Careggi- USL Toscana Centro – Meyer”. L’ultimo intervento sarà quello della dottoressa Susanna Falchini, responsabile UFM Ser.D. B FI Centro e del dottor Guido Guidoni, responsabile UFM 1 Serd - N.O. Scandicci che parleranno di ‘Alcol e giovani: un progetto per una linea telefonica dedicato ai pronto soccorso degli Ospedali di Torregalli e Ponte a Niccheri e alle famiglie del territorio’. Poi sarà dato spazio alla discussione.
“Il progetto degli operatori di corridoio è stato un’esperienza di ascolto e consulenza molto importante - ha detto l’assessore Funaro -, che ha agito sul fronte della prevenzione e dell’informazione verso i giovani che di notte sono arrivati al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, andando ad intercettare e recuperare coloro che arrivano nei pronto soccorso dopo aver bevuto troppo o assunto sostanze psicotrope”. “Il workshop di lunedì sarà l’occasione per presentare i risultati dei sette mesi di sperimentazione - ha spiegato l’assessore -. Il nostro impegno per portare avanti azioni sociali e sanitarie è forte perché il nostro obiettivo è far sì che i giovani possano vivere la notte in maniera sana e responsabile”.
Il progetto sperimentale degli operatori di corridoio, che si trovavano fino a maggio scorso sia all’interno del DEA che delle sale di attesa del pronto soccorso di Santa Maria Nuova, si inserisce all’interno del progetto Java (il Centro Java è un infoshop rivolto alle persone interessate al tema dei consumi di sostanze psicoattive legali o illegali, ed offre un servizio gratuito di consulenza psicologica per adolescenti, bacheche informative con materiale di prevenzione ,uno spazio chill out notturno, oltre all'organizzazione di corsi gratuiti e momenti di confronto fra giovani consumatori.) E' gestito dalla cooperativa Cat su finanziamento del Comune di Firenze. La loro figura professionale si lega alla nascita di nuovi fenomeni di consumo di alcol e sostanze psicoattive che creano l’esigenza di ridisegnare il sistema dei servizi al fine di creare una rete collaborativa in grado di intercettare la complessa articolazione dei bisogni e dei problemi legati al policonsumo e agli stili di vita connessi. L’uso di sostanze psicotrope ha modificato anche la tipologia dei problemi sanitari per i quali i consumatori devono ricorrere ai servizi di pronto soccorso. Esistono, infatti, problematiche di mascheramento delle sostanze stupefacenti sulle patologie, tali da poter confondere il quadro clinico ed indurre trattamenti non completamente appropriati. Esiste poi un’importante correlazione tra abuso di sostanze ed incidentalità stradale. Gli operatori dei Servizi di pronto soccorso non hanno sempre sufficienti informazioni sulle sostanze e sulle complicanze legate all’uso ed abuso. L’operatore di corridoio si propone quindi di migliorare la gestione clinica, il trattamento e l’invioinformazione sui servizi di pazienti con problemi legati all’usoabuso di sostanze e di promuovere il coordinamento tra servizi di pronto soccorso, Serd, servizi di prevenzione e riduzione dei rischi presenti sul territorio fiorentino (ad esempio Centro Java, progetto Outsiders) servizi salute mentale per la gestione clinica di pazienti con problematiche legate all’abuso di sostanze.
L’operatore di corridoio, finalizzato a facilitare il lavoro degli operatori sanitari, ‘aggancia’ le persone che giungono al pronto soccorso a causa di un’intossicazione da sostanze stupefacenti, attua un intervento di informazione e counselling nei confronti di questa utenza e/o degli amici o familiari, affianca e alleggerisce il lavoro degli operatori sanitari nei reparti del pronto soccorso ed effettua un collegamentoinvio con i servizi del territorio (Serd e Unità di strada).Gli operatori di corridoio che per sette mesi hanno prestato servizio nel punto di primo soccorso di Santa Maria Nuova, sempre due per turno, provenivano dall’equipe del centro Java e dei progetti di riduzione dei rischi nei contesti di divertimento (progetto ‘Urban after night’ e progetto ‘Extreme’) ed erano presenti nelle notti di venerdì o del sabato dalle 22 alle 06.
(fonte: Ufficio Stampa del Comune di Firenze)