Il coreografo svedese Mårten Spångberg condurrà un laboratorio rivolto a professionisti con i quali condividerà la propria ricerca coreografica attraverso pratiche di sperimentazione e processi creativi in una molteplicità di formati ed espressioni (Costo: 100€). L'iniziativa, in programma dall'8 al 10 Settembre al Tepidario del Roster del Giardino dell'Orticoltura (Via Vittorio Emanuele II, 4), si svolgerà in occasione della terza edizione di Fosca in Tepidario _ lectio | ludus | visio – una tre giorni dedicata al tema dell'impermanenza.
Mårten Spångberg, “the bad boy of contemporary dance”, si interessa di coreografia in un terreno espanso. Attivo dal 1994 in diverse costellazioni, tra cui International Festival con Tor Lindstrand, ha prodotto lavori contestualizzati prevalentemente nell’ambito della danza, arti visive e architettura. Come performer ha creato proprie coreografie, dai solo a lavori su larga scala presentati a livello internazionale, ed ha collaborato tra gli altri con Xavier Le Roy, Christine De Smedt, Krõõt Juurak, Jan Ritsema. Dal 1996 al 2005 ha organizzato e curato festival in Svezia ed Europa, e nel 2006 ha dato l’avvio al network organizzativo INPEX (con cui ha pubblicato 4 volumi di The Swedish Dance History) e al blog Spangbergianism, poi diventato il libro Spangbergianism – The Book. Ha pubblicato numerosi interventi su riviste e libri ed ha un’esperienza approfondita di insegnamento sia teorico che pratico. Dal 2008 al 2012 ha diretto il programma del Master in Coreografia alla University of Dance a Stoccolma. Tra i suoi progetti performativi più recenti: The Nature, La Substance, but in English, The Internet, e Natten.
Fosca in Tepidario N.3, lectio | ludus | visio – una tre giorni costruita sul tema dell’impermanenza, letta attraverso l’arte. Negli spazi del giardino – la loggetta Bondi ospita gli incontri dei relatori - e in particolare all’interno del Tepidario del Roster si alternano danzatori, performer, musicisti, attori, per restituire, come nelle precedenti edizioni, uno spaccato dell’arte contemporanea che indaga tra pratiche corporee e tessuto sociale. In questa edizione la programmazione sfrutta la qualità della luce naturale, esaltando così anche le mutevoli architetture del Roster. La capacità della luce di far trasmutare un corpo, ci restituisce l'impermanenza di ciò che è irriducibile nell’arte, per sua natura effimera.
Un progetto a cura di Fosca in collaborazione con Il Vivaio del Malcantone_centro di ricerca e pratica culturale - con il sostegno del Comune di Firenze nell’ambito della rassegna Estate Fiorentina 2017, Mibact - Ministero per i Beni e Le Attività Culturali e Turistiche - Regione Toscana.
Info e iscrizioni: info@foscaintepidario.it | www.fosca.net