Il
16 gennaio il secondo
Barcamp sulla
contemporaneità a Firenze si terrà a
Le Murate, dalle 14 alle 18. Il luogo non è casuale, in quanto nell’ex carcere aprirà il
Suc, acronimo per
Spazi urbani contemporanei: non un mero luogo espositivo, di cui già la città è ricca, ma un laboratorio permanente delle idee che faccia di Firenze il fulcro delle
arti visive, della musica, del teatro, delle performances, passando per il cinema, la moda, la botanica e la cucina.
E proprio gli spazi urbani saranno al centro della ‘non-conferenza’ che si svolgerà sabato 16 gennaio. La vitalità culturale urbana ha sempre una dimensione spaziale. La rinascita di New York tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta e quella di Berlino dopo la caduta del Muro sono strettamente legate alla disponibilità di spazi a basso prezzo, che hanno potuto essere occupati da studi di artisti, gallerie, luoghi di produzione e di esposizione culturale. Firenze, beninteso, non dispone di analoghe possibilità. L’immagine di una città completa, finita, però, merita di essere contrastata. Nel corso degli ultimi mesi si è riaperto il dibattito sull’utilizzazione degli spazi urbani: dal ruolo delle piazze nell’ospitare opere di arte pubblica alla riscoperta di spazi come le Murate stesse.
Il barcamp delle Murate è una conferenza generata dai partecipanti: nessuno è spettatore e tutti contribuiscono alla riuscita dell’evento preparando una presentazione, partecipando alla discussione o aiutando nell’organizzazione. Insomma, non è la classica conferenza in cui esiste un tema prefissato e una rigida scaletta degli interventi e degli argomenti da trattare.
C’è una traccia e ci sono spazi a disposizione da utilizzare per proporre un argomento e discuterne. I contenuti specifici sono una sorpresa, semplicemente perché verranno proposti dai partecipanti stessi.
Il barcamp mira a raccogliere idee, proposte ed opinioni per una città sempre più ricca di spazi creativi.
Info:
www.barcamp.org/palazzovecchio