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venerdì 29 marzo 2024

''Hall of Fame'' del calcio italiano 2015: sette nuove leggende nell'albo d'oro

19-01-2015

Grande celebrazione quella andata in scena lunedì 19 gennaio nella "Sala d' Arme" di Palazzo Vecchio a Firenze, dove si è svolta la cerimonia di premiazione della quarta edizione della "Hall of Fame", il premio istituito dalla FIGC e dalla Fondazione Museo del Calcio ed assegnato ogni anno ai più illustri protagonisti della storia calcistica del nostro Paese. I premiati, annunciati lo scorso ottobre, sono Fabio Cannavaro (giocatore italiano), Diego Armando Maradona (Giocatore straniero), Giuseppe Marotta (Dirigente italiano), Carlo Ancelotti (Allenatore italiano), Stefano Braschi (Arbitro italiano), Sandro Mazzola (Veterano italiano) e Carolina Morace, alla quale su proposta della FIGC, è stato assegnato il premio per la categoria Calcio Feminile, istituita quest' anno. Erano presenti alla premiazione diverse importanti personalità del calcio italiano giocato e non, tra questi Ancelotti, l' arbitro Braschi, il presidente FIGC Carlo Tavecchio, il dirigente Giuseppe Marotta e l'ex presidente FIGC GIancarlo Abete. Non presenti, invece, per ulteriori impegni Diego Armando Maradona, Carolina Morace, Fabio Cannavaro e Sandro Mazzola. Cerimonia iniziata, comunque, con le parole del Sindaco di Firenze Dario Nardella. " Mi fa molto piacere essere qui, da Sindaco di Firenze - ha esordito Nardella - Ringrazio  anche Tavecchio ed Abete per essere qui. Sono lieto di esserci per portare il saluto di tutta Firenze. Il calcio oltre ad un divertimento è anche un insegnamento quindi bisogna valorizzare con decisione i suoi veri valori".
Premiazione iniziata con la consegna dell' onoreficenza all'ex arbitro Stefano Braschi, il quale ha portato in dono al Museo del Calcio la sua maglia utilizzata per la finale di Champions League da lui diretta e con cui ha diretto anche la gara che ha sancito la chiusura dello stadio di Wembley. "Era un mio sogno fin da bambino arbitrare a Wembley - ha ammesso Braschi - Credo che sia importante che questa maglia stia dentro il Museo del Calcio piuttosto che in casa mia". Premiato anche il dirigente della Juventus Giuseppe Marotta. "Come cimelio della mia carriera porto oggi la medaglia celebrativa dello scudetto, che ha segnato il culmine della mia carriera" - ha detto Marotta, che in seguito ha parlato anche della situazione della Juventus nel campionato in corso - "Siamo campioni d' inverno, ma 5 punti di vantaggio non ti permettono di stare in una situazione di comodità. I campionati si vincono a maggio". Premiato, infine, anche l' allenatore del Real Madrid (attuale campione d' Europa) Carlo Ancelotti, che ha portato anch' esso un cimelio da donare al Museo del Calcio di Coverciano. "Ho portato la maglia del mondiale che ho giocato in dono al Museo del Calcio italiano" - è intervenuto Ancelotti, al quale è stato poi domandato cosa pensasse sul pallone d' oro conquistato dal suo gioiellino Cristiano Ronaldo - "Sono contento per il pallone d' oro di Ronaldo. Non ho mai allenato un giocatore che segnasse così tanto".  Nel prossimo evento dedicato all' Hall of fame verranno premiati, invece, gli assenti della cerimonia di Palazzo Vecchio: Carolina Morace, Sandro Mazzola, Diego Armando Maradona e Fabio Cannavaro. La Commissione che si è espressa per la nomina dei vincitori di quest' anno è composta dal presidente dell' USSI Luigi Ferrajolo e dai direttori delle testate giornalistiche sportive nazionali Claudio Brachino (Sport Mediaset), Giovanni Bruno (Sky Sport), Enzo Bucchioni (Quotidiano Sportivo), Riccardo Cucchi (Responsabile Servizi sportivi Radio Rai), Paolo De Paola (Il Corriere dello Sport), Matteo Marani (Il Guerin Sportivo), Andrea Monti (La Gazzetta dello Sport), Vittorio Oreggia (Tuttosport) e Carlo Paris (Rai Sport). Assegnati, infine, anche i premi alla memoria a Ferruccio Novo, Carlo Carcano ed a Giacomo Bulgarelli.

Niccolò Ghinassi