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venerdì 29 marzo 2024

''Our Cities'' il festival sul futuro degli spazi urbani alla Palazzina Reale

22-10-2015
Ospiti di fama internazionale e studenti si daranno appuntamento da giovedì 22 a domenica 25 ottobre alla Palazzina Reale per costruire insieme le Città del domani. Ecco l'obiettivo di "Our Cities", il festival internazionale d'architettura che, dopo il successo riscosso dal "New Generation Festival", lo scorso anno, tornerà a conquistare la nuova sede dell'Ordine degli Architetti, alle spalle della Stazione Santa Maria Novella. Saranno quattro giornate all'insegna della multidisciplinarietà con workshop, incontri frontali e un laboratorio pratico, "per un format- come ha tenuto a sottolineare Tommaso Rossi Fioravanti, il presidente della Fondazione Architetti Firenze- teorico e pratico, il primo evento completamente in inglese. E' fondamentale che le nuove generazioni si affranchino da quel deficit linguistico che fino ad oggi ha condizionato la professione di molti colleghi".
Ci sarà il modo di riflettere insieme agli addetti ai lavori sullo stato di salute delle diverse realtà europee, sulle trasformazioni che i centri urbani per rispondere alle esigenze di una società subiranno e sull'importanza del recupero di spazi urbani inutilizzati. A inaugurare la kermesse, giovedì 22, sarà lo workshop ideato da "Space&Matter", uno dei giovani studi olandesi maggiormente apprezzati del momento e Michele Ferretti, esperto in "mapping" e "data visualization" che, dedicato a studenti e neolaureati, si concentrerà sulla pura generazione di idee. Il tema sarà la riprogrammazione di Piazzale Vittorio Veneto; questo luog di crocevia tra centro e periferia, nodo cruciale della viabilità sarà studiato in tutte le sue criticità per ideare un concreto progetto di riqualificazione che sarò presentato alla fine della manifestazione.
Venerdì 23 ottobre alle 18.00, inizieranno le attività aperte al pubblico che proseguiranno fino a domenica 25. Moltissimi gli ospiti di fama internazionale che interverranno per studiare lo spazio urbano del futuro; accanto ai nomi italiani come BAM!, Parasite 2.0, Daniele Fanzini, Francesco Lipari e Michele Ferretti siederanno anche AP + E, Íñigo Cornago Bonal, Irina Rotaru, PER UN , Rodrigo García, Ljubo Georgiev, L + CC / Jason Hilgefort, OpenSystems, Pattu e Wolfhouse Productions. Ad ognuno di loro sarà chiesto di rispondere in 25 minuti a tre quesiti: Quali sono le parole chiave per definire Our Cities e prevedere gli scenari futuri? Quali professioni saranno cruciali per cambiare e migliorare la qualità? Quali sono gli strumenti per comprendere, migliorare e anticipare il futuro? In base alle loro risposte saranno trovati 10 #hashtag, ovvero le parole chiave che identificheranno le città del domani, i loro bisogni e le loro necessità. Gli artigiani del futuro potranno inoltre prendere parte a quattro tavole rotonde per approfondire le tematiche del Festival; in "PluralCity" si punteranno i riflettori sull'importanza della multidisciplinarietà, in "ToolCity" si conosceranno le nuove tecnologie, mentre in "UrgenCity" le criticità e le urgenze di oggi e domani. Al centro di ogni intervento ci sarà la nascita di nuovi modelli sostenibili, basati sulla partecipazione dei cittadini, il miglioramento della qualità urbana e la riattivazione di spazi pubblici inutilizzati.
"Si tratta del capitolo finale di un progetto nato sei mesi fa'- ha dichiarato il curatore Giampiero Venturini- a cui hanno preso parte ben 15 architetti dell'Unione Europea. Per costruire un nuovo vocabolario che raccolga i termini delle città contemporanee da consegnare a cittadini e alle pubbliche amministrazioni. Per capire le nuove professionalità che agiscono nello spazio urbano. Per conoscere gli strumenti che possono essere utilizzati. Io amo definirlo il primo esperimento di curatela collaborativa che coinvolge architetti, sociologi, biologi, amministratori e cittadini, che attraverso questo formato aperto sono chiamati a confrontarsi su temi che caratterizzano le città contemporanee".

Per maggiori informazioni: http://ourcities.global 

Martina Viviani