"Siamo qui a presentare questo bel progetto di recupero in un settore di punta della nostra regione. Un'azione rivolta ai giovani usciti dal sistema scolastico formale- ha dichiarato l'assessore della Regione Toscana,
Cristina Grieco-
per dargli la possibilità di tornare alla formazione, al lavoro". Dopo il grande successo riscosso quest'anno torna la "
Scuola per contadini".
Dal 25 novembre prossimo
al 15 gennaio 2016, sono aperte le iscrizioni al corso promosso dai
Comuni del Chianti,
Chiantiform, e finanziato dalla
Regione Toscana, nell'ambito del progetto "
Toscana Garanzia Giovani in Toscana-Giovani Sì".
Un'idea che nasce nel 2015 e che per contrastare il crescente aumento dell'abbandono scolastico ha messo in piedi una rete di collaborazioni che coinvolge direttamente le istituzioni pubbliche e le aziende agricole di un'area che si estende tra Bagno a Ripoli, Barberino Val d'Elsa, Greve in Chianti, San Casciano Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa. Il corso, attivato grazie a un investimento complessivo di 130 mila euro, ha una durata di due anni ed è rivolto a tutti i ragazzi di età
compresa tra i 16e i 18 anni che, per varie motivazioni, hanno deciso di lasciare gli studi e non sono ancora inseriti nel mondo del lavoro.
Una concreta alternativa che trova il suo punto di forza nella tradizione e nel fascino che la Terra ancora suscita sui più giovani. L'agricoltura, soprattutto nella nostra Regione, è in costante sviluppo e grazie alle sue tradizioni ed ai suoi punti di forza è riuscito, non solo a superare la crisi economica, ma anche a investire sul capitale umano, garantendo nuovi posti di lavoro. La "Scuola per contadini", con sede in via della Libertà a San Casciano, vuole dunque far incontrare domanda e offerta, ovvero formare i giovani 'contadini del futuro' e metterli a contatto con le aziende stesse, dove gli studenti svolgono un periodo di stage per mettere in pratica quanto appreso tra i banchi di scuola.
"Il sistema- ha continuato Cristina Grieco-
ha per troppo tempo ha separato la testa dalle mani" ed oggi torna a unirli per dare ai cittadini del futuro gli stimoli che non sono previsti dagli studi classici.
"Le lezioni- come ha sottolineato
Franco Agnoletti, presidente di Chiantiform-
si alternano tra le aule e i campi, per mescolare teoria e pratica". Accanto a materie classiche come matematica, storia e geografia, i giovanissimi hanno anche la possibilità di cimentarsi in attività manuali per conoscere il funzionamento e la manutenzione delle macchine o i segreti della conservazione, imparare a riconoscere le piante, a trasformare le risorse in prodotti finiti. A garantire la compenetrazione tra queste due aree ci pensa un corpo docenti che possiamo definire 'non canonico', formato principalmente da addetti ai lavori e tutor che seguono il cammino di ogni singolo studente.
I 17 pionieri dello scorso hanno, ad esempio, hanno visto nascere un piccolo orto davanti alla sede della scuola; una piccola zona che hanno iniziato a coltivare loro stessi con ortaggi come melanzane, cavoli e pomodori. Hanno seguito passo dopo passo la crescita dei loro sogni, dal seme al frutto, toccato con mano le potenzialità della terra e della tradizione e gustato sulle proprie tavole il sapore del loro lavoro.
"Recuperare i giovani con l'agricoltura nei territori del magnifico Chianti, credo che sia una bellissima idea- ha concluso l'assessore della Regione Toscana,
Marco Remaschi-
Tutto questo è la dimostrazione di quanti giovani si stiano avvicinando al buon vivere in Toscana e vedono nella cultura e nel paesaggio una prospettiva. Un bel esperimento che vede insieme due facce, la formazione e la pratica" e che tornerà ad aprirsi il 15 gennaio 2016 con il suono della prima campanella.
Per informazioni:
www.chiantiform.it Martina Viviani