Un illustre fiorentino, un grande italiano che ha segnato la storia culturale e politica dell'intero Paese: è
Giovanni Spadolini, al quale è dedicata la
mostra storico-documentaria "Giovanni Spadolini. Giornalista, storico e uomo delle istituzioni" promossa dalla
Fondazione Spadolini Nuova Antologia e dall'
Ente Cassa di Risparmio di Firenze e visitabile
dal 12 gennaio al 29 febbraio nello
Spazio mostre dello stesso Ente (via Bufalini, 6).
Un omaggio che intende per la prima volta ricordare una delle figure più significative dell'Italia repubblicana, in occasione del
novantesimo anniversario della sua nascita. Presentata stamani dal
presidente dell'Ente Cr Firenze Umberto Tombari, dal
presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia Cosimo Ceccuti (curatore della mostra) e dal
direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Luca Bellingeri, la mostra ripercorre la straordinaria vita dello statista, anzi, le sue
"tre vite", ha ricordato Ceccuti. Il percorso, infatti, vuole esaltare proprio questo: le
"tre anime" di Spadolini, quelle di giornalista, storico e uomo delle istituzioni. Anime
"non separabili l'una dall'altra", come spiegato da Ceccuti, legate dall'amore verso la cultura, dalla passione civile, dal rigore etico e morale che, ancora oggi, devono essere di insegnamento per le giovani generazioni. La mostra, attraversando ciascuna di queste anime, viene scandita da quelle che sono le fasi principali della vita di Spadolini, momenti significativi e strettamente legati a quella che è stata la storia del nostro stesso Paese nella seconda metà del secolo scorso. A ricordare le diverse fasi della vita di Spadolini e dell'Italia repubblicana, ci saranno
documenti, libri, preziosi cimeli, fotografie, lettere dalle firme più illustri, pagine di quotidiani, dipinti di Guttusu, Rosai, Soffici, Morandi o Buzzati.
Quattro le
sezioni della mostra, quattro le svolte più importanti della vita di Spadolini:
"Gli anni della formazione. L'età favolosa 1925-1947", "Storico e giornalista 1948-1972", "Il politico e l'uomo delle istituzioni 1972-1994" e infine
"La Fondazione Spadolini Nuova Antologia".La prima sezione mostrerà uno
Spadolini bambino e ragazzo precoce, curiosissimo, dallo spiccato senso critico e da un'innata passione per la storia: sarà qui possibile vedere
pagelle e t
emi scolastici,
foto di famiglia, il
primo libro di storia da lui scritto a soli 9 anni (dal titolo "Avvenire e personaggi importanti della storia d'Italia") o il
giornalino da lui redatto a dodici e chiamato "Il mio pensiero".
La seconda sezione attraversa l'
anima di storico e giornalista, ripercorrendo l'incredibile carriera sia nell'Università che alla direzione di quotidiani nazionali. E' stato grazie alla sua
"lunga battaglia durata 10 anni", come ricordato da Ceccuti, che la Facoltà fiorentina di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" ha istituito la prima cattedra italiana di
Storia Contemporanea; dopodichè rivivremo lo Spadolini giornalista, dall'esordio nel Messaggero di Missiroli nel 1948 alla direzione prima del
"Resto del Carlino" e poi del
"Corriere della Sera". Il tutto attraverso fotografie, lettere (come quelle inviategli da Missiroli, La Pira, Montanelli e Mondadori), prime pagine di quotidiani rimaste nella storia, articoli giornalistici e dipinti, come quello realizzato appositamente per lui da Dino Buzzati e allegorico dell'invidia.
La sezione successiva percorre la terza anima, che in Spadolini conviveva perfettamente con le precedenti: l'anima del politico, o meglio,
"dell'uomo delle istituzioni" come preferiva essere chiamato perché, ha ricordato Ceccuti
, "la parola 'politica' gli richiamava sempre l'idea di 'interesse'". Attraverso documenti, immagini, lettere-denuncia, quotidiani e persino un quadro di Guttusu realizzato per lui dove con una lumaca si ironizzava sulla lenta crescita elettorale del PRI, rivivremo la
carriera politica di Spadolini: dal suo ingresso in Parlamento passando per i ministeri a lui affidati, arrivando poi alla carica di Presidente del Consiglio (il primo laico nella storia della Repubblica) e infine a quella di Presidente del Senato.
L'ultima sezione è dedicata alla
Fondazione da lui fortemente voluta per assicurare la continuità delle pubblicazioni della rivista Nuova Antologia, da lui diretta per 40 anni: una sezione che si divide ulteriormente in due parti, dove la prima vede ancora in vita Spadolini mentre la seconda, dal 1994 ad oggi, mostra l'impegno della Fondazione nel tramandare il suo pensiero, la sua lezione culturale, etica e civile sempre così viva e attuale.
Le sezioni della mostra sono inoltre intervallate da
quattro focus, quattro "isole"
dedicate alle grandi passioni di Spadolini: quella per l'
Arma dei Carabinieri, nata sui banchi delle elementari come testimoniato anche da alcuni disegni a lapis e matite colorate qui esposti; quella per le
collezioni napoleoniche e risorgimentali, con preziosi cimeli e oggetti che attestano in modo originale l'avvento della coscienza nazionale; quella divertente per le
caricature, con i disegni umoristici di Forattini (compreso quello disegnato dopo la morte dello statista), Giannelli, Chiappori e altri; infine quella per i
doni dei capi di Stato e di Governo che Spadolini orgogliosamente custodiva, tra cui quelli di Indira Gandhi, Shimon Peres, Margaret Thatcher, Ronald Reagan e Francois Mitterand.
Filo rosso che attraversa tutta la vita di Spadolini è, però, l'
amore per i libri: un amore che sarà al centro del secondo e parallelo percorso espositivo visitabile
dal 13 gennaio al 29 febbraio alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (piazza dei Cavalleggeri, 1), con le prime edizioni delle opere, immagini e documenti; da febbraio inoltre, come annunciato dal direttore Bellingeri, saranno qui proposti degli incontri di approfondimento sulle "tre anime" di Giovanni Spadolini.
Il percorso all'Ente Cr Firenze sarà inaugurato martedì 12 gennaio alle 14.30 alla presenza anche del
Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini (dicastero fondato proprio dallo stesso Spadolini nel 1974).
L'intero progetto è nato sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e ha il patrocinio di Senato della Repubblica, del Comune di Firenze e della Città Metropolitana.
Per maggiori informazioni:
www.entecarifirenze.it
di Alessandra Toni