"Ho pensato a questi due artisti, perché sono simbolo del belcanto italiano nel mondo, di quel recitar cantando che è nato proprio qui, a Firenze": è con queste parole che il
sindaco Dario Nardella ha motivato la c
onsegna delle Chiavi della Città di Firenze a
Claudio Baglioni e a
Gianni Morandi.
Una consegna avvenuta stamani nella
Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, alla presenza dei due artisti, della stampa e di qualche appassionato fan, tra aneddoti, battute e inaspettati momenti di canto collettivo. Il modo migliore, quindi, per accogliere i due
"Capitani Coraggiosi", nome dato al sodalizio artistico tra Baglioni e Morandi che li ha visti prima insieme sul palco del Foro Italico di Roma per 12 concerti, poi realizzare un doppio album live e oggi, sull'onda del successo finora riscosso, impegnati con un tour in tutta Italia che toccherà Firenze i prossimi 27, 28 e 29 febbraio:
"Volevamo dar loro un benvenuto speciale - ha aggiunto il sindaco - c
on questo dono confermiamo come Firenze sia la città della musica e del belcanto".Il primo a ricevere le Chiavi della Città è stato
Claudio Baglioni, la cui carriera si è spesso intrecciata a Firenze, fin dagli esordi: "
Ho tanti legami con questa città - ha raccontato l'artista - p
er me è un prestigio e una responsabilità ricevere queste chiavi dal sindaco Nardella, che non solo è primo cittadino, ma anche 'primo violino' - ha detto Baglioni ricordando il "lato musicista" del sindaco e ha poi proseguito scherzando su una delle tre date fiorentine -
Verremo qui il 29 febbraio, giorno bisestile. Questo significa davvero essere Capitani Coraggiosi".Dopo Baglioni, è la volta di
Gianni Morandi che si è subito dichiarato subito commosso dell'onorificenza ricevuta:
"Io vengo spesso a Firenze con mia moglie e sono persino nato sull'Appennino tosco-emiliano - ha detto l'artista -
mi sento onorato di avere le chiavi di una città come Firenze, che rappresenta l'arte in tutto il mondo. Spero di esserne all'altezza".Con le Chiavi della Città tra le mani (che Nardella ha ricordato essere la riproduzione fedele di quelle che aprono le antiche porte costruite da Arnolfo di Cambio), la cerimonia è proseguita con canzonature tra i due colleghi-amici, aneddoti (come quello della multa presa da Morandi durante la sua ultima visita a Firenze) e infine, a sorpresa, con alcuni brani intonati assieme al sindaco. Prima hanno armonizzato a cappella "
Firenze Sogna" di Cesarini, portata al successo da Claudio Villa, poi "
C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones" e infine
"Poster", cantata a sguarciagola dall'improvvisato trio e dai presenti. L'abbraccio di Firenze, ai due "Capitani Coraggiosi", si è fatto decisamente sentire.
di Alessandra Toni