Serata da dimenticare per la Fiorentina all'Olimpico di Roma: nell'anticipo della ventottesima giornata di campionato i gigliati vengono travolti dai lanciatissimi giallorossi con il punteggio di 4 a 1. Scarsa condizione atletica, errori tattici, sviste arbitrali, infortuni: i viola sono usciti con le ossa rotte da tutti i punti di vista e dopo l'uscita dalla Europa League pure l'obiettivo Champions si fa più duro da raggiungere.
Si gioca al venerdì per gli impegni di coppa della Roma, e a tal proposito non sono mancate le polemiche dal versante fiorentino (tre partite decisive in soli otto giorni), così come è stato fatto notare l'evidente ed eccessiva disparità di trattamento nel caso Zarate: per lo stessa reazione (mani al collo ad un avversario) l'interista Perisic è stato solo ammonito, mentre all'argentino non viene tolta nemmeno la terza giornata di squalifica. Sousa conferma Roncaglia in difesa e al posto di Badelj schiera Costa, ma fin dai primi minuti si intuisce che la verve dei padroni di casa è decisamente superiore. Rispetto all'andata tra i capitolini è cambiato l'allenatore, sono mutati alcuni interpreti ma lo schema rimane lo stesso: veloci contropiedi con il rapido trio d'attacco Salah-Perotti-El Shaarawy a metter zizzania nella retroguardia viola. La Fiorentina tenta qualche timida sortita in avanti, ma con Kalinic tenuto a bada è il solo Ilicic a provare il tiro, peraltro sopra la traversa, verso il quarto d'ora.
Un attimo e lo sloveno bissa il tentativo, con il solito dribbling a rientrare e il sinistro a effetto: stavolta la palla sfiora i legni. Poco più tardi Pjanic affonda un tackle "assassino" sulla caviglia di Borja: lo spagnolo prova a restare in campo, ma alla mezzora è cotretto a uscire. Nel frattempo i giallorossi hanno però preso il predominio del gioco e in meno di venti minuti affondano gli ospiti; dopo un paio di interventi al limite, pur se estremamente efficaci, di Roncaglia, al ventiduesimo la Roma passa in vantaggio: Salah aggira il fuorigioco viola (in realtà l'attaccante è in posizione irregolare) e serve un pallone in mezzo all'area che El Sha deve solo spingere in fondo alla rete. Da lì in poi la difesa ospite va in costante affanno contro il "quasi" egiziano e l'egiziano vero, che tre minuti più tardi trova il raddoppio in modo fortunato: come all'andata Salah si libera al tiro da fuori area, la sfera carambola su un difensore e diventa imparabile per Tatarusanu.
Viola in bambola totale, al ventisettesimo Perotti si divora il 3-0 piazzando la palla sul palo, dopo che l'immobile difesa gigliata aveva tenuto in gioco l'attaccante ex Genoa. Come detto Borja esce e viene rimpiazzato da Tello, colpevolmente tenuto fuori; sarà un caso che la prima occasione vera, rovesciata in mezzo all'area di Kalinic, nasca proprio dai piedi dell'ex Porto. La serata, già buia, diventa tenebrosa quando anche Vecino si accascia da solo per infortunio; il colpo del KO lo mette a segno Perotti, che in azione simile al primo goal appoggia in rete un perfetto assist di El Shaarawy. Al quarantunesimo la Roma cerca il goal "da Playstation" con scambio Florenzi-Nainggolan, il tiro di quest'ultimo sfiora il palo. Allo scadere Tello, tra i pochi a salvarsi, si guadagna con mestiere un rigore in una delle poche sortite gigliate in avanti: Ilicic insacca con un tiro potente e si va a riposo.
Nella ripresa ci sono timidi segnali di reazione e al terzo la sventola di Roncaglia da fuori area sfiora la traversa. Ma è un fuoco di paglia: la Roma riprende a macinare gioco e se il tentativo di Perotti non va a buon fine, quello dell'indemoniato ex Salah sì: solita incursione sulla fascia sinistra viola, difesa (si per dire) da un irriconoscibile Astori, l'egiziano fa quel che vuole e piazza la quarta rete, stavolta letale agli ospiti. Con la partita già in archivio ci sarebbe da domandarsi cosa venga fatto ai giocatori che lasciano Firenze se, ogni volta che incrociano la ex squadra, giocano come fosse la finale dei mondiali...
Ma è un masochismo inutile, specie per l'umiliante melina che occupa lunghi tratti del secondo tempo; quando entra Totti, il beniamino ripudiato dall'allenatore, i tifosi viola più smaliziati si aspettano certo un "happy ending" con la rete del capitano giallorosso: invece per questa partita è già stato dato a sufficienza e la punizione del romanista finisce sul palo alla destra di Tatarusanu.
Della serie "se qualcosa può andar male"...La Fiorentina sbaglia tutto quello che si può sbagliare a livello mentale, tattico e atletico; Sousa sbaglia la formazione iniziale, e a questo va aggiunto la serata no di arbitro e guardialinee. Il problema è che accade nella serata in cui tutto sarebbe dovuto andare alla perfezione, ma non solo: la Roma è avanti tre punti, quindi il margine per recuperare c'è, tuttavia nelle cinque partite contro le avversarie che la precedono in classifica (Juve, Napoli e Roma) la Viola ha totalizzato un solo punto. Starà alla squadra dimostrare di meritare un posto sul podio sfruttando le prossime partite contro sfidanti più alla portata.
Leonardo Signoria