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giovedì 28 marzo 2024

Non basta una buona Fiorentina: la Juventus passa al Franchi per 2-1

26-04-2016

Non è bastata una prova dignitosa, alla Fiorentina, per fermare la corsa scudetto della Juventus: nel posticipo domenicale della trentacinquesima giornata i torinesi espugnano Firenze con il punteggio di 2-1. Con questo risultato, e con la sconfitta del Napoli, la Juventus si aggiudica lo scudetto; la Fiorentina invece mantiene la quinta posizione, perdendo però contatto con l'Inter.

Ci hanno provato fino in fondo, i viola di Sousa, a guastare la festa degli acerrimi rivali: manovra ordinata, come da tempo non si vedeva, corsa, dedizione. Ai gigliati la partita serviva più che altro per ritrovare sé stessi, visto che la classifica, nelle posizioni per l'Europa League, è più o meno assestata. Da questo punto di vista la formazione viola ha centrato l'obiettivo: la Fiorentina ha fatto quello che ha potuto contro una squadra reduce da 23 vittorie nelle ultime 24 giornate di campionato. Se non fosse stato per almeno un paio di discutibili decisioni arbitrali forse la Juve avrebbe dovuto attendere un'altra settimana per i festeggiamenti.
Accolti dalla suggestiva coreografia della Curva Fiesole, i ragazzi di Sousa pressano gli avversari a tutto campo, fin dai primi minuti di gioco. I primi due tentativi dell'incontro partono dai piedi di Ilicic, i cui tiri vengono bloccati facilmente da Buffon. Al quarto d'ora viene annullato il goal del possibile vantaggio juventino, con Khedira a segno ma in palese posizione di fuorigioco. Cinque minuti più tardi le parti si invertono, solo che stavolta la rete sarebbe valida: Bernardeschi taglia per via centrale la difesa ospite e trafigge Buffon, il guardialinee alza la bandierina, sbagliando. I viola comunque non demordono e al ventunesimo Kalinic viene bloccato in angolo da Buffon. I padroni di casa riescono ad arginare ogni iniziativa altrui e provano a colpire ancora per vie centrali, con Kalinic finalmente tornato in un buon stato di forma. Come ogni grande che si rispetti, la sorniona squadra bianconera colpisce quando meno te lo aspetti: al trentanovesimo Pogba riceve al limite sinistro dell'area viola un pallone aereo, il francese fa da sponda per Mandzukic che solo soletto appoggia in rete. I gigliati non si perdono d'animo e allo scadere del tempo sfiorano il pari con Alonso: l'iberico colpisce di testa all'interno dell'area juventina, mandando clamorosamente fuori. Al replay si nota tuttavia un'evidente trattenuta di Rugani ai danni del gigliato.

Nella ripresa Ilicic ci prova con un paio di tiri da fuori area, senza turbare troppo l'estremo difensore bianconero. Lo sloveno dopo pochi minuti è costretto a uscire per infortunio, mentre la Juve si fa nuovamente pericolosa con Pogba, che spreca da buona posizione. Gli ospiti ci provano ancora con Pogba e con Dybala, mentre dall'altra parte il neo entrato Zarate sfiora il palo con un insidioso tiro da fuori area. La Fiorentina riprende il possesso della palla senza creare nitide occasioni, finché, a dieci dal termine, arriva il pareggio: su pressing di Zarate Bonucci perde palla al limite dell'area, si avventa Kalinic che con un tiro a effetto riesce a superare Buffon. La rete è la fine dell'incubo per il croato, premiato dopo una partita in cui ha lottato senza risparmiarsi. Non fanno in tempo a festeggiare che i viola tornano subito sotto: da calcio d'angolo Morata piazza il tap-in vincente, complice mezza squadra gigliata immobile davanti alla linea di porta. La mazzata si fa sentire e Sousa, con mossa disperata, manda Gonzalo in aiuto di Kalinic. Nonostante la stanchezza il croato trova, al novantesimo, l'invenzione che rimette in carreggiata i suoi: da sinistra il centravanti croato sguscia in area bianconera, l'ex Cuadrado lo trattiene e lo fa cadere, rigore! I colpi di scena non sono ancora finiti, lo stremato Kalinic tira debolmente alla sinistra di Buffon, il portierone respinge, si avventa Bernardeschi e ancora il numero uno torinese blocca la sfera. La Fiorentina non si arrende e prova un ultimo assalto, su angolo di Zarate è sempre Kalinic ad avventarsi sul pallone, e dove non ci arriva Buffon ci pensa la traversa a impedire il 2-2.

Finisce così, con la sconfitta dei gigliati e lo scudetto ai bianconeri.

Leonardo Signoria