Si chiude con un pareggio a reti bianche l'ultima partita casalinga della Fiorentina: contro il Palermo i viola non vanno oltre lo 0-0. Un punto per uno che accontenta tutti: la squadra di Sousa è matematicamente qualificata alla Europa League, mentre i siciliani salgono al quart'ultimo posto.
Le nuvole che coprono il Campo di Marte sono un po' il simbolo di cosa sia diventata la Fiorentina, negli ultimi tempi. Dovrebbe invece essere un giorno di festa, per vari motivi: anzitutto ci sono le celebrazioni per il sessantesimo anniversario del primo scudetto. In tribuna ci sono alcuni dei mitici protagonisti di allora, quali Sarti, Magnini e Orzan, mentre la Curva Fiesole omaggia con una coreografia speciale la grande formazione di mister Bernardini. In campo si vede Manuel Pasqual, capitano per l'ultima volta: dopo settimane di incomprensioni si arriva dunque alla conclusione della lunga storia tra la Fiorentina e il terzino veneto, in partenza per altri lidi. Anche a lui il pubblico tributa un saluto affettuoso, con cori e striscioni dedicati.
Ai gigliati manca un punto per assicurarsi il quinto posto in classifica, utile per qualificarsi alla Europa League per il quarto anno di fila. Il Palermo si presenta invece a Firenze con un orecchio alla radiolina: se il Carpi perde contro la Lazio, ai rosanero può andare bene anche il pari, altrimenti è necessario provare a vincere.
La debacle interna degli emiliani, che si affossano da soli andando sotto di due reti dopo aver fallito due rigori, di fatto azzera la possibilità che al Franchi si giochi una partita vera. Bernardeschi e Zarate "annusano" la porta ospite, mentre il Palermo non osa provare a passare la metà campo. La pochezza del primo tempo è tale che le squadre rientrano in campo, dopo l'intervallo, con cinque minuti di ritardo, a testimonianza della voglia di giocare dei ventidue contendenti. Pasqual prova a far segnare Kalinic, prima che venga sostituito al sessantesimo per la meritata standing ovation: per lui, 11 anni a Firenze e 356 presenze totali. I minuti scorrono lentissimi e niente cambia quando il Sassuolo, sesto in graduatoria, segna il goal della vittoria a Frosinone, portandosi a meno 3 dalla formazione di Sousa (che, a una giornata dal termine, ha dalla sua gli scontri diretti).
Al fischio finale il pubblico saluta la squadra con qualche fischio, del resto il girone di ritorno dei viola è stato piuttosto deludente. In sala stampa Sousa conferma la propria permanenza per la prossima stagione, mentre la società saluta e ringrazia Manuel Pasqual dalle pagine del sito ufficiale.
Leonardo Signoria