Con la vittoria per 4-2 sul campo della Lazio, ininfluente ai fini della classifica, finisce la stagione 2015-16 della Fiorentina. La squadra viola, dopo un girone d'andata da protagonista, è calata vistosamente fino ad adagiarsi in quinta posizione, dopo tre anni consecutivi conclusi un gradino sopra. Ancora una volta la formazione gigliata ha conquistato la qualificazione in Europa League, sarà poi la Juventus a decidere in che modo: se i bianconeri batteranno il Milan in finale di Coppa Italia, la Fiorentina inizierà direttamente dai gironi; viceversa, la formazione di Sousa dovrà disputare i preliminari estivi.
Stagione positiva o negativa, questa appena conclusa? In pochi avrebbero immaginato una partenza così lanciata, allo stesso tempo in tanti sono rimasti delusi da quanto visto negli ultimi due mesi. La classifica finale rispecchia i valori reali, oppure i viola avrebbero potuto far meglio? Secondo una parte di tifosi e "addetti ai lavori" vari, il calo è stato conseguente al mancato innesto di adeguati rinforzi. Non possiamo sapere cosa avrebbero portato eventuali nuovi giocatori, né sappiamo chi avrebbe fatto meglio di chi è effettivamente arrivato. Possiamo però giudicare chi c'era, ed è quello che farò, nel classico pagellone di fine anno; non saranno dati voti numerici, ma indicherò, semplicemente, chi secondo me ha raggiunto la promozione, chi è stato bocciato e chi dovrà sottoporsi a un ulteriore giudizio. Tutto ciò nella speranza che nessuno si offenda: è solo il parere di un appassionato di Fiorentina!
PORTIERI
Ciprian Tatarusanu - Promosso a titolare definitivamente, dopo l'addio di Neto, il rumeno ha offerto un rendimento costante, senza elargire colpi da fuoriclasse ma senza neppure commettere grossi errori. Si dice che lo limitino gli acciacchi, da "sano" merita di certo il posto in squadra: promosso.
Luigi Sepe - Custode dei pali in Europa, ha mostrato incertezza in più occasioni. Le solite, evitabili, dichiarazioni da calciatore-social lo hanno spedito in tribuna. Se ne andrà senza rimpianti: bocciato.
Luca Lezzerini - Poco più di una partita per l'eterna promessa delle giovanili. La personalità per stare ad alto livello c'è, sarà necessario farlo giocare per avere conferma delle sue qualità: promosso sulla fiducia.
DIFENSORI
Gonzalo Rodriguez - Cambiano gli allenatori, ma su Gonzalo si può sempre contare. Solito faro della retroguardia, quest'anno è stato limitato dal doversi "sdoppiare" al centro e alla destra della difesa viola, in costante affanno sul quel versante. Al contributo dietro, ha aggiunto il consueto apporto in zona offensiva. Capitano della squadra, è uno degli elementi imprescindibili: promosso.
Nenad Tomovic - Per tutta la stagione si alternato con Roncaglia sulla fascia destra, il risultato è sempre stato negativo. Può essere un valido rincalzo, forse andava sfruttato come faceva Montella, da esterno alto; comunque sia: bocciato.
Davide Astori - Non inganni il calo finale, con panchina annessa: il lombardo ha quasi sempre custodito la fascia sinistra con grinta e classe, commettendo pochi errori (contro la Roma il picco in negativo). Il calo generale, soprattutto fisico, di tutta la Viola lo penalizza più del dovuto; arrivato in prestito, deve essere confermato se si vuol lottare ad alti livelli: promosso.
Manuel Pasqual - Capitano fino allo scorso anno, il più longevo gigliato della rosa (è a Firenze dal 2005) non ha mai legato troppo con Sousa, che gli ha sempre preferito Alonso. Lo scorso 8 maggio ha salutato la città disputando la sua ultima partita con la maglia viola, la numero 356. Il giudizio non va alla stagione ma alla carriera fiorentina, e ovviamente è: promosso.
Marcos Alonso - In avvio di stagione pareva il cugino del madridista Bale, poi gli infortuni e il calo fisico lo hanno relegato nella mediocrità. Rimane comunque un valido elemento, non sono in molti, in Italia, a poter disporre di un "cavallo" come lui sulla fascia sinistra. Deve migliorare la mira, comunque sia: promosso.
Facundo Roncaglia - Forse il peggiore della stagione. Rilanciato da Sousa, che lo ha preferito al più affidabile Basanta, l'argentino ha mostrato di non essere all'altezza del resto della difesa gigliata, né tecnicamente né tatticamente. La proverbiale grinta l'ha usata in inutili fallacci, eppure in nazionale ci va lui e non Gonzalo: de gustibus...giudizio netto: bocciato.
CENTROCAMPISTI
Milan Badelj - Spesso frenato dagli infortuni, il croato ha preso in mano la regia della formazione viola. Non è un fulmine di guerra, a ciò supplisce con senso della posizione e mente lucida. Falloso il minimo indispensabile, riuscisse a segnare qualche goal sarebbe uomo-mercato per mezza Europa. Anche lui è uno di quelli da tenere: promosso.
Tino Costa - Era reduce da un lungo stop, in pochi hanno capito il perché di questo innesto. Non ha dato la scossa che, evidentemente, in società pensavano garantisse, ergo: bocciato.
Matias Vecino - Di ritorno da Empoli, il possente uruguaiano è stato senz'altro una delle note più positive in stagione. Prima si pensava fosse un esterno, Sarri lo ha inventato trequartista, Sousa lo ha usato da interno di centrocampo. La Fiorentina ha rifiutato le avances del suo vecchio mentore (per ora...), di certo c'è bisogno di lui anche l'anno prossimo: promosso.
Mati Fernandez - Eterna incompiuta della squadra gigliata, il cileno ha dalla sua una media voto in realtà discreta. Ha giocato poco, dopo che con Montella aveva iniziato la "scuola" di regia. Il futuro è un'incognita, per ora è: rimandato.
Kuba Blaszczykowski - Il polacco rappresentava un'autentica scommessa, per via del gravissimo stop per infortunio. Aveva iniziato benino, poi è andato a calare, denotando una certa carenza tecnica, a cui aveva sempre supplito con la corsa. Destinato a partire, non ha passato l'esame di italiano: bocciato.
Borja Valero - Che gradito ritorno, quello del Sindaco! Dei rivitalizzati da Sousa, Borja si è rivelato il migliore: alla corsa a tutto campo e alla visione di gioco, sempre lucida, ha aggiunto un copioso bottino di assist e qualche goal, un tempo sua mancanza pesante. Con Gonzalo è uno dei più carismatici, i tifosi lo hanno eletto il migliore della stagione, ovviamente è: promosso.
Panagiotis Kone - Ha giocato dieci minuti, per cui non è possibile esprimere un giudizio. Dalla sua avrebbe tecnica e grinta, non si sa se resterà, quindi: rimandato.
Cristian Tello - Qualche anno fa pareva in rampa di lancio per affermarsi nel super Barcellona di questa decade, poi si è un po' perso. Esterno d'attacco, è molto rapido; a volte eccede nel possesso palla, difetto assai comune in quel ruolo. Nelle ultime settimane è stato assai fumoso, magari partendo da inizio stagione potrebbe fare buone cose: rimandato.
Federico Bernardeschi - Il talento fatto in casa ha giocato il suo primo campionato da protagonista. Nato come attaccante, Sousa è arrivato a usarlo anche da terzino! A destra o a sinistra, il Berna ha corso come un matto attirando le attenzioni di squadroni stranieri, e ha esordito in nazionale. Da lui partirà la Fiorentina del futuro: promosso.
ATTACCANTI
Mauro Zarate - Innesto di gennaio, ha dato sfoggio di quanto già si sapeva sul suo conto: grande classe, reti e giocate decisive, sciocchezze disciplinari, eccessi di individualismo. I detrattori pensavano facesse peggio, il suo contributo tuttavia non ha cambiato le sorti della squadra: rimandato.
Nikola Kalinic - Fino a Natale il centravanti croato è stato uno dei migliori del campionato italiano: tanti goal segnati, una partecipazione alla manovra a tutto campo, corsa e generosità. Da gennaio ha segnato però solo due goal, bottino decisamente scarso se sei il terminale offensivo della squadra. In generale sarebbe da promuovere, ci si attende tuttavia un miglioramento nella classifica marcatori: promosso con riserva.
Josip Ilicic - Lo sloveno, anche quest'anno, chiude da capo-cannoniere della squadra. Al solito ha offerto grandi giocate e pause inspiegabili, va detto comunque che mai come con Sousa Ilicic è stato protagonista della manovra viola. Infallibile sui rigori, pericoloso sulle punizioni, è forse penalizzato dal fisico: è altissimo e magrissimo. Di certo, la sua migliore stagione: promosso.
Khouma el Babacar - Stavolta sembrava la volta buona per diventare una stella, e invece bisognerà aspettare ancora. Baba non si decide a svoltare, la sua media goal è interessante ma è troppo discontinuo, e non si può certo accusare l'allenatore di non avergli concesso spazio. Il rinnovo contrattuale fa pensare a una sua conferma, per ora: rimandato.
Chiudiamo con Paulo Sousa: il mister portoghese, fino a Natale, ha stupito tutti con il suo gioco, un mix spettacolare tra la manovra corale di Montella e l'efficacia del miglior Trapattoni. Al momento di rifiatare, ha chiesto innesti che non sono arrivati, almeno, non è arrivato chi voleva (ma chi voleva, nello specifico?). Il calo primaverile è stato accompagnato da sue dichiarazioni sempre più pungenti verso la società, salvo recente marcia indietro. Il quinto posto finale è abbondantemente in linea con gli obiettivi iniziali, le eliminazioni nelle coppe però lo vedono tra i principali responsabili, dunque: rimandato.
Leonardo Signoria