"Accoglienza come cittadinanza" è il titolo dell'incontro con protagonista don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità di Milano che si terrà il 22 febbraio, alle ore 17.00, nella sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi a Firenze (via Cavour 4).
Organizzato dalla Fondazione Ernesto Balducci, nell’ambito delle iniziative per i 25 anni della morte dell’intellettuale e padre scolopio, vede tra i partecipanti anche il sottosegretario agli interni Domenico Manzione, la presidente dell’associazione Amici della Casa della Carità Maria Grazia Guida. Presenti anche il presidente del Consiglio regionale della Toscana Eugenio Giani e il presidente della Fondazione Balducci Andrea Cecconi. Coordina il giornalista della Nazione Duccio Moschella.
“Abbiamo incentrato gli eventi per questo anniversario – dice il presidente della Fondazione Balducci prof. Andrea Cecconi – sul rapporto con l'Altro e l’immigrazione. Riteniamo che in Italia e in Europa non debba essere considerato solo un fenomeno da affrontare in ambito emergenziale, ma da ‘leggere’ come una realtà futura configurata sempre più in senso multietnico e multiculturale. Come diceva Balducci, oggi una vera rivoluzione non violenta può essere attuata soltanto dalla lotta per i diritti. La stessa Europa, che tende a connotarsi sempre di più come una società multiculturale e plurireligiosa, vive nella contraddizione di diritti universali proclamati a cui non segue l’effettiva garanzia che siano assicurati a tutti. La visione dell’uomo planetario di Padre Balducci è la metafora di una società in cui le pluralità delle culture, delle etnie e delle confessioni religiose possano vivere insieme, in un rapporto di dialogo e di convivenza pacifica. È necessario promuovere la cultura della diversità di cui parlava Balducci, a cominciare dalla scuola”.