Il 14 giugno ricorre “La Giornata mondiale del donatore di sangue” , proclamata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per celebrare, in tutto il mondo, l’importante gesto di solidarietà della donazione. La data coincide con la nascita di Karl Landsteiner, scopritore dei gruppi sanguigni e co scopritore del fattore Rhesus.
Una giornata di celebrazione e di dovuto ringraziamento verso tutti i donatori per il loro gesto altruistico, ma anche una giornata in cui Avis rinnova l’appello alla donazione. Dopo un primo trimestre 2017 che faceva registrare un leggero incremento nelle donazioni, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, oggi, si registra una variazione negativa dello 0,6 %, sempre in riferimento allo stesso periodo dell’anno scorso. In Toscana sono già diverse settimane in cui la bacheca del Centro Regionale Sangue segnala forti carenze nelle scorte dei gruppi ematici 0 e A.
Calcolando che in Italia, ma anche in Toscana, i consumi di sangue sono abbastanza stabili in virtù delle politiche che, già da diversi anni, sono state messe in atto rispetto all’appropriatezza dell’uso della risorsa, resta forte il bisogno di programmazione in modo che ci sia una disponibilità costante durante tutto l’arco dell’anno. Oggi i donatori hanno uno strumento in più che è quello della prenotazione della donazione attraverso l’Agendona. Prenotare garantisce certezza e risparmio di tempo. E, come occorre programmare, occorre anche un incremento della donazione di plasma, per i molteplici impieghi che la medicina oggi richiede. Il plasma dal quale si ottengono i farmaci plasma derivati, serve per la cura gravi patologie acute, soprattutto di alcune malattie croniche del fegato o del rene, nella cura dei pazienti affetti da emofilia e per produrre anticorpi. La stima dell’incremento della donazione di plasma nella nostra regione si aggira intorno al 3% su base annua.
Secondo il presidente di Avis Toscana, Adelmo Agnolucci”sarebbe importante un impegno da parte dei giovani. Visto l’invecchiamento generale della popolazione, occorrerebbe che, raggiunta la maggiore età, si facessero carico di questo gesto di solidarietà e di cittadinanza attiva. Non potendo fabbricare in laboratorio il sangue, non vi è altra strada che la donazione. Occorre ricordare che la donazione è anche un grande strumento di prevenzione e controllo del proprio stato di salute, quindi consente di fare del bene sia a sè che agli altri.”
I dati Avis :
Dall’inizio dell’anno sono state fatte 50.741 donazioni di cui 36.880 di sangue intero, 12. 226 di plasma, 13 di piastrine e 1.622 di multicomponent. I donatori attivi sono poco più di 67.000, di cui il 64,4% maschi e il 35,6% femmine. Nella fascia di età 18 – 30 anni i donatori sono 13. 061, 22.811 (31 – 45 anni), 26.346 (46 – 60 anni) e 4.803 gli over 60.
Per donare occorre avere più di 18 anni, essere in buona salute e pesare più di 50 Kg. Per info sulla donazione e iscriversi all’Avis www.avistoscana.it, Numero verde: 800261580.