Festeggia due anni il centro di accoglienza Slataper (in via Slataper a Rifredi) e lo fa trasformando le mura del proprio centro in murales che raccontano la libertà, il viaggio e l’integrazione “a simboleggiare il movimento delle persone e delle idee” come ci spiega Paola Caucci, l’artista grafica autrice dei murales. I muri bianchi accolgono tragitti colorati, che ricordano le linee della metropolitana, che si intrecciano o che proseguono paralleli per dire ad esempio quello che è e non è libertà, con le parole di Giorgio Gaber, “Libertà è partecipazione”, o per fissare una frase di Chaplin “Day without laughter is a day wasted”, o per accogliere un po’ della saggezza di Eraclito “La strada per cui si sale e si scende è una: la stessa”.
Il centro nato nel 2015, è una struttura di assistenza e integrazione delle persone più svantaggiate: dalle famiglie in condizioni di precarietà economica, ai single con figli in forte disagio abitativo, dagli anziani rimasti soli fino ai richiedenti asilo.
Il primo anno sono state accolte quasi 150 persone, un centinaio nel 2017 le persone che hanno abitato nell’edificio e hanno vissuti gli spazi comuni, la cucina, la sala mensa, la sala con spazio biblioteca e tv e la lavanderia.
Slataper è gestito dalla Cooperativa Il Cenacolo, aderente al gruppo cooperativo Co&So, è un sistema di accoglienza integrato che prevede la coesistenza di quattro progetti all’interno della stessa struttura, per ogni ospite sono concordati percorsi di autonomia con i servizi sociali territoriali o percorsi di integrazione.
Il progetto Nemo, rivolto ad accogliere singoli e famiglie in situazione di forte precarietà socio-economica, segnalati dai servizi sociali ha accolto 21 persone nel 2017 di cui 7 ragazzi.
Al progetto Famiglie, rivolto a famiglie con figli minori in situazione di forte precarietà abitativa segnalati dai servizi sociali, hanno partecipato 36 persone di cui 22 minori nel 2017 (24 provengono dalla Romania, 11 dall’Africa).
Il centro di Accoglienza Straordinaria in convenzione con la Prefettura di Firenze per l’accoglienza di richiedenti asilo, ha accolto nel 2017 31 persone che frequentano corsi di italiano e, sulla base delle competenze e degli interessi, sono avviati verso esperienze e opportunità formative e professionali.
Infine grazie al progetto Resettlement- Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) e in collaborazione con UNHCR, da maggio al terzo piano, sono accolte due famiglie provenienti dalla Siria, in attesa che giunga una terza famiglia a fine settembre.
Tanti i progetti interni ed esterni per migliorare la qualità di vita degli ospiti di Slataper e a supporto del loro percorso di integrazione, tra questi le attività di supporto psicologico in collaborazione con Aspig e il laboratorio teatrale dal quale è nato lo spettacolo dedicato a Dante, andato in scena a giugno 2017 al Giardino Baldini, durante il quale i migranti hanno recitato terzine della Divina Commedia.
“Il numero di persone che vivono in condizione di precarietà economica e abitativa aumenta, sono persone appena arrivate in Italia o che in Italia ci sono nate e sono tutte accomunate da una fragilità economica e sociale che minano il loro percorso di integrazione – spiega il direttore del centro, Andrea Ricotti - Con Slataper abbiamo dimostrato che è possibile far coabitare persone molto diverse. A volte pensiamo Slataper come un condominio sociale più che ad un centro di accoglienza. Ogni piano della nostra struttura porta avanti un progetto autonomo, che ha come scopo quello di far uscire gli ospiti da una situazione di disagio, ma a questo si aggiunge la bellezza di vedere quali collaborazioni si creano tra i “piani diversi”, tra le persone, tra italiani e stranieri. L’obbiettivo che da questo 2017 portiamo avanti, anche attraverso la realizzazione dei murales è quello di aprire sempre più Slataper alla città”.
Info: www.coopcenacolo.it