Maternità surrogata, cure palliative, trapianti, cellule staminali, ingegneria genetica, testamento biologico, fine vita. La
Fondazione Stensen di Firenze (Viale Don Minzoni 25) ha organizzato un
ciclo di incontri e un corso formativo (quattro mesi per un totale di undici incontri, più una rassegna di film, inizio sabato 14 ottobre) sulle più importanti e complesse tematiche della bioetica, con le relative implicazioni giuridiche (Biodiritto) e responsabilità politiche (Biopolitica), che informi ed educhi i diversi operatori professionali (nell’ambito della cultura, dell’economia, della sanità, della politica ecc.), ma anche il semplice cittadino, all’assunzione e gestione politica della multiculturalità, multietnicità e multiconfessionalità che sempre più caratterizzeranno le nostre società nei prossimi decenni.
Il percorso, curato dal dottor Alfredo Zuppiroli e organizzato col patrocinio e il supporto della Regione Toscana, della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e dei Gesuiti della Provincia Euro Mediterranea, partirà il 14 ottobre e si concluderà il 17 febbraio e vedrà la presenza di psicologi, medici, scienziati, filosofi, antropologi, teologi. Tutti gli incontri si svolgeranno di sabato e saranno accessibili al pubblico al costo di 5 euro ciascuno, oppure a 40 euro per l’intero ciclo. Gli operatori professionali partecipano gratuitamente previa iscrizione attraverso il sito del Formas, e acquisiscono 50 crediti per quanto riguarda le professioni sanitarie (medici, infermieri, biologi, psicologi, ecc.) o diversamente per altre categorie quali insegnanti ed avvocati.
Parallelamente agli incontri, tre appuntamenti in cui film e libri aiuteranno a riflettere ulteriormente sul tema. Si parte sabato 28 ottobre alle 15.30 con ‘Non lasciarmi’ di Mark Romanek (Usa/Gb 2010, 103'), film che si interroga sulle possibili conseguenze del progresso scientifico sul piano esistenziale, tratto dall’omonimo romanzo di Kazuo Ishiguro. Si prosegue sabato 18 novembre alle 15.30 con ‘La custode di mia sorella’ di Nick Cassavetes (Usa 2009, 109'). Film tratto dal romanzo di Jodi Picoult, indaga i confini etici della cura nel delicato equilibrio tra scienza, leggi, affetti e libertà. E poi sabato 3 febbraio, sempre alle 15.30, discussione sul libro ‘La ballata di Adam Henry’ di Ian McEwan, storia di un caso molto complesso che pone in gioco diritto, religione, autodeterminazione, doveri medici e ruolo dello Stato.
“La gestione sociale e politica della crescente multiculturalità, multietnicità e multiconfessionalità che caratterizza la civiltà contemporanea – ha spiegato Ennio Brovedani, presidente della Fondazione Stensen - rappresenta una delle più impegnative sfide e responsabilità che coinvolgerà soprattutto le nuove e future generazioni e, in particolare, i diversi operatori culturali, sociali, economici, politici e sanitari; ma anche tutti coloro che, a vario titolo, sia professionale che culturale, sono o potrebbero essere coinvolti e interessati: personale sanitario, personale impegnato nella ricerca scientifica di base, membri dei comitati etici, insegnanti, filosofi, giuristi, sociologi, teologi, assistenti sociali, giornalisti, amministratori pubblici. Attraverso questo percorso – ha concluso – vogliamo offrire ai cittadini, in relazione ai loro diversi ruoli e responsabilità sociale e civile, dei criteri o strumenti metodologici utili per una prima qualificazione, interpretazione e comprensione delle nuove e complesse problematiche etiche, giuridiche e politiche emergenti nel contesto di una società sempre più plurale”."Molto volentieri come Regione Toscana sosteniamo l'iniziativa di questo corso su bioetica, biodiritto e biopolitica – ha detto Stefania Saccardi, assessore al diritto alla salute della Regione Toscana - A fronte dei grandi progressi della medicina e della sempre maggior accuratezza delle terapie, quello della bioetica è un tema che ci interroga in maniera sempre più pressante. E dunque guardiamo con grande favore a tutte quelle iniziative, come il corso che viene presentato oggi, che possono aiutarci a dare risposte".''La Fondazione CR Firenze – ha detto la vicepresidente Donatella Carmi - sostiene da tempo l'attività della Fondazione Stensen perché ne riconosce il valore fortemente educativo e l'alto livello delle proposte che vengono presentate. Anche in questo caso il tema scelto è di grande attualità e sono certa che avrà la giusta attenzione da parte anche di un pubblico di giovani come lo sono tanti frequentatori dello Stensen. Anche la nostra istituzione ha deciso di promuovere momenti di riflessione aperti alla città e ha appena avviato il secondo ciclo di incontri intitolato 'Sulla scia dei giorni' che quest'anno ha come tema 'La responsabilità'. Per questo ci troviamo in grande sintonia con la proposta dello Stensen''.Per info e iscrizioni
www.stensen.org