Aiutare le vittime ed i carnefici del bullismo è il primo passo per sradicare il fenomeno.
"Bullo in Rete" è il progetto che lavora ed opera sul territorio di
Firenze per raggiungere questo scopo. L’iniziativa, promossa dall’
Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici (Onap) si occupa di
seguire, prevenire e informare sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo.
La presenza di un punto di riferimento dedicato facilita la confessione e il racconto.“Il problema del bullismo continua a crescere. E cresce, soprattutto, il fenomeno del cyberbullismo – sottolinea il presidente del quartiere 1 Maurizio Sguanci – che mira a mettere alla berlina di tutti il soggetto, con un semplice clic. Per ogni ragazzo, per ogni genitore, per ogni insegnante che viene a denunciare un fenomeno di bullismo ce ne sono decine che rimangono nascosti”.
Nell’era digitale, il pericolo per i giovani è ancor più incombente; per questo motivo occorre spronare al dialogo e al confronto grazie a una sinergia positiva che nasce dalla collaborazione fra i vari esperti del settore presenti in Onap. L’innovazione del progetto risiede anche nella tutela e nella rieducazione del bullo, la cui attività nasce sicuramente da disagi psicologici.
“Il progetto è partito negli ultimi tre mesi dello scorso anno scolastico nelle scuole primarie e secondarie del quartiere 1. Con la ripresa dell'anno scolastico – spiega la vice presidente di Onap Claudia Del Re riprendiamo il progetto, ancora più rinvigorito con l'adesione dell'associazione Giardino di Borgo Allegri che proprio lo scorso anno ci ha chiamato per una richiesta d'aiuto. I dati dell'osservatorio ci dicono che abbiamo lavorato con 32 classi aderenti. Cinque i casi concreti segnalati da bambini che nel corso della formazione si sono dichiarati vittime di bullismo o cyberbullismo e due interventi pratici del percorso di sostegno e sostentamento nei confronti di genitori che si sono rivolti all'Onap chiedendo aiuto”.Docenti, genitori o ragazzi saranno accolti nello sportello di ascolto gratuito oppure potranno chiedere un mano grazie alla linea telefonica dedicata che può, in maniera maggiore, favorire l’apertura al fine di evitare le tragiche conseguenze a cui il bullismo può portare.
“Partecipiamo al progetto di Onap in quanto il Centro Giustizia minorile per Toscana e Umbria metterà a disposizione le competenze e le risorse umane nella fase della formazione e dell’informazione. Nel frattempo è entrata in vigore una legge per il sostegno dei minori vittime di bullismo e cyberbullismo – aggiunge Enrica Pini – e possiamo dire che è una buona legge seppur composta da soli sette articoli perché si pensa non solo alla vittima ma s'individua un percorso di sostegno anche per il bullo. Dal unto di vista educative e pedagogico è importante”.Il progetto “Bullo in Rete” è risultato, inoltre, tra i vincitori dell’Offerta Educativa e Formativa (AA.SS. 2017-2019) nell'ambio del bando de Le Chiavi della città del Comune di Firenze.
Un “progetto sociale”, quindi, rivolto in particolare ai giovani tecno-agers (nativi digitali) di alcuni degli Istituti presenti nel centro storico come anche ai loro genitori e docenti.
Si confermano partners del progetto il Centro Giustizia Minorile per la Toscana e l’ Umbria (CGM), il Quartiere 1 del Comune di Firenze, il Media Partner Radio Toscana e l'Associazione Giardini di Borgo Allegri.
Per ulteriori informazioni:
www.onap-italia.org di Siria Calvagno