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venerdì 29 marzo 2024

Futuro vegetale: Roberto Zibetti rilegge la 'Gerusalemme liberata' al Teatro Niccolini di Firenze

09-03-2018

La ‘Gerusalemme liberata’, il capolavoro di Torquato Tasso come originale metafora del dialogo tra l’uomo e l’ambiente. Una rivisitazione originale e artistica del poema cinquecentesco rivive nello spettacolo ‘Gerusalemme Unplugged. Note, voce e parole da Torquato Tasso’ di Roberto Zibetti, che si svolgerà venerdì 9 marzo alle ore 20.45 al Teatro Niccolini.
Lo spettacolo è parte integrante del master universitario di primo livello sul tema ‘Futuro vegetale’ promosso da Fondazione CR Firenze con Università degli studi di Firenze e coordinato dai professori Alessandro Mancuso e Stefano Chiesi.

L’autore-attore Roberto Zibetti introduce la componente dell’arte come possibile linguaggio di sintesi dei rapporti tra piante e innovazione sociale, che è l’argomento di un laboratorio del master. La selezione compiuta dell’opera tassiana tocca i temi del confronto tra civiltà spesso ambientate nei magnifici e segreti giardini arabi, dove amori e aspirazioni degli uomini si fondono nel gioco delle parti. Qui il confronto tra fedeli ed infedeli, immerso nelle meraviglie di un mondo sconosciuto, è chiara metafora del dialogo tra le complessità umane e sociali del nostro tempo. Attraverso il teatro e la musica, lo spettacolo amplia il panorama delle forme di relazione tra i temi cardine del percorso formativo del master.

La rappresentazione, della durata di un’ora e venti minuti, nasce dalla collaborazione dell’attore e regista Roberto Zibetti con il chitarrista e compositore torinese Giorgio Mirto e il violoncellista genovese Giovanni Ricciardi. La musica originale e gli arrangiamenti di Giorgio Mirto rievocano le atmosfere e le modalità dei ‘musici-cantori’ del ‘500, gli aedi, che, di corte in corte, presentavano a puntate questa ed altre opere.

Tema e contenuti, spiegano gli autori, sono attualissimi: da un lato, il tema bellico e la difficile convivenza dei monoteismi nella città di Gerusalemme; dall’altro, la passionalità degli impossibili amori tassiani.Le ottave dei più celebri episodi del poema si alternano a passaggi riassuntivi che guidano lo spettatore con ironia e chiarezza all’interno dei contenuti del poema, mentre la potenza della lingua italiana rinascimentale si sposa armoniosamente con le musiche elaborate dal compositore e da lui stesso eseguite sulla scena in duo col violoncellista Giovanni Ricciardi. Un reportage fotografico realizzato da Filippo Mutani nella città di Gerusalemme aiuta lo spettatore a percepire l’attualità del poema: l’assurdità e le pretestuosità, oggi e nel passato, del perenne conflitto tra monoteismi e la rigida sudditanza del genere umano alle dinamiche di sesso e potere. Essendo il Tasso programma dei quarti anni delle scuole superiori, lo spettacolo riscuote grande successo anche presso studenti e professori, essendo nel contempo appassionante e coerentemente divulgativo.

I prossimi incontri: con Aldo Cibic (venerdì 6 aprile, alle ore 18:15 al Teatro Nicolini) e con Fritjof Capra (sabato 5 maggio, alle ore 18:15, in sede da definire).

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria (futurovegetale@fcrf.it; 055 5384348).