Il Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira (Via dei Pescioni, 3 - Firenze) riceve ogni giorno tante richieste di alloggio da parte di giovani studenti internazionali in situazione di necessità. I volontari hanno deciso di inviare questa lettera aperta sperando di trovare persone che abbiano "il coraggio di aprire gli occhi/aprire il cuore".
«“E’ stata soprattutto la constatazione che molti giovani si sono ritrovati soli, abbandonati a volte per circostanze impreviste, nel più impressionante disagio e amaro disorientamento…”.
Con queste parole, quarant’anni anni fa, il Cardinal Benelli promuoveva l’apertura di un Centro diocesano dedicato a Giorgio La Pira, per l’accoglienza e il sostegno degli studenti internazionali che giungono a Firenze da tutto il mondo e particolarmente dai Paesi più svantaggiati; per far loro scoprire che l’Anima della città è ancora viva. L’Anima di una città nella quale Pico aveva potuto scrivere il testo che apriva, storicamente, la riflessione sulla Dignità dell’essere umano: De hominis dignitate.
Rispetto al 1978, le condizioni di vita degli studenti stranieri universitari, meritevoli ma con pochi mezzi, sono sicuramente migliorate. Oggi è infatti possibile usufruire gratuitamente di posti alloggio e di altri servizi, messi a disposizione dalle strutture del Diritto allo Studio regionale e sta crescendo in Università la figura del tutor. Ma il percorso formativo resta, per molti, una corsa a ostacoli: la lontananza da casa, la mancanza degli affetti familiari, la necessità di mantenersi da soli, la difficoltà di studiare in una lingua diversa dalla propria in un contesto culturale poco noto, la burocrazia, le sirene del consumismo. Chi conosce le storie di tanti di questi ragazzi e ragazze, viene spesso colpito dal loro coraggio, dall’esempio di fortezza nelle prove e di resistenza nelle difficoltà.
I problemi più seri si manifestano al secondo o al terzo anno, cioè quando studenti anche volenterosi e motivati non riescono a conseguire i crediti necessari per rimanere nelle residenze universitarie assegnate e utilizzare gli altri servizi. Si apre all’improvviso come una voragine, e può essere l’avvio di un processo deprimente, che porta all’abbandono dello studio e all’infrangersi di un sogno.
Negli anni, numerosissimi giovani sono transitati dal Centro La Pira. Si è cercato di far fronte con entusiasmo a tanti bisogni, dando speranza come ai propri figli. Ed è stato consolante costatare come molti giovani, delusi e scoraggiati, siano riusciti a riprendere in mano la propria vita, completando il percorso di studio, o facendo utili scelte alternative.
Il Cardinal Benelli, nella lettera a Chiara Lubich, alla quale aveva chiesto un aiuto per l’apertura del Centro, proseguiva: “Noi vogliamo servirli questi giovani, conoscerli, fare che si sentano accolti, porci al loro fianco, rispettandoli e aiutandoli in tutto, stabilire con loro un dialogo che coinvolga la nostra realtà di uomini che vivono oggi”.
Oggi, rinnovando lo spirito di quell’Appello, vogliamo dilatare l’esperienza di accoglienza che resta il cuore del Centro, lanciando l’Operazione “OSPITALITA’: il coraggio di aprire gli occhi/aprire il cuore”.
L’opera svolta in questi anni, ci ha fatto comprendere come spesso basti poco per far si che la situazione di uno studente, possa mutare radicalmente. L’amicizia sincera, l’ospitalità in famiglia, o presso un anziano, in una casa parrocchiale o comunitaria, offerta anche per un breve periodo, può rappresentare il primo passo verso il possibile recupero, con rinnovata fiducia in un mondo più fraterno.
Chiediamo la disponibilità di ciascuno, nel collaborare con noi in questa attualissima Azione diocesana.
Se avete qualche possibilità, contattateci. Grati,
Le volontarie e i volontari del Servizio Sociale del Centro La Pira
Email: sociale@cislapira.it - tel. 055213557- Via De’ Pescioni, 3 Firenze»