Venerdì 12 Ottobre, alle ore 21.30, il
Festival dei Diritti prosegue al
Caffè Letterario Le Murate con "
Il mio nome è Margherita", il monologo interpretato da
Simona Generali con musica dal vivo di
Linda Guidi, che narra la vicenda di una donna realmente esistita che è stata condannata al rogo per stregoneria a Lucca nel 1571. Questo è il poco che sappiamo della vita di Margherita. L’autrice
Rosita Biagini ha immaginato lo svolgersi di questa storia nelle vicine Alpi Apuane, una donna medicina che raccoglieva dentro di se un grande sapere, frutto di secoli di sperimentazione sulle erbe medicinali. Una guaritrice di paese che sapeva prendersi cura degli altri con l’ascolto profondo. Una vicenda del passato che si affaccia su un presente sempre uguale a se stesso in tema di violenza sulle donne.
Rosita Biagini dal 2005 ha portato avanti la passione per il trekking specialmente svolto in montagna e in particolare sulle Alpi Apuane. Passione poi sfociata nel conseguimento del titolo di guida ambientale, oltre a trekking in alta quota in Cordillera Blanca e India. Ha svolto per circa un decennio attività di volontariato presso la Misericordia di Borgo a Mozzano (LU) in qualità di centralinista e soccorritrice di secondo livello, partecipazione ai corsi per gli interventi di protezione civile. Ha svolto per sei anni attività di meditazione e pratica di Qi Qong e Thai Chi stile Wu, presso il Centro di studio e pratica tradizionale Taoista di Lucca. Ha svolto e svolge tuttora diverse attività inerenti pratiche volte alla conoscenza del proprio corpo e di se stessi come yoga, reiki (II livello), karate, meditazione, costellazioni familiari e altro. Attualmente sta seguendo un corso triennale di counseling simbolico.
Simona Generali inizia la sua carriera come danzatrice passando poi attraverso esperienze di teatro-danza e studiando come attrice e regista teatrale. Studia con Perla Peragallo, Orazio Costa, Nicolaj Vassiliev e Carmelo Bene. “
Sin da piccola ho sempre desiderato fare qualcosa che mettesse in moto la creatività, l’immaginazione e il movimento. Poi crescendo, dal gioco sono passata allo studio, prima del mio corpo con la danza, poi della mia voce con la recitazione, e con il teatro, il corpo, la voce, le emozioni. Con queste nozioni però sentivo che qualcosa mancava, una sorta di urgenza, e ho deviato verso la spiritualità e la ricerca interiore. Per me “fare teatro” significa creare un evento in cui corpo e spirito interagiscono… Il teatro è un modo per conoscere sé stessi, i nostri archetipi, il mondo che ci circonda… In questo mio personale percorso utilizzo varie tecniche di rilassamento e di esercizi fisici dolci… Corpo e voce, musica e danza, immaginazione e espressione, emozione e sensazione, tutti fattori che danno vita al teatro come rappresentazione unica e vivida delle esperienze di ognuno… Mi piace pensare ad un teatro che trasformi e che faccia riflettere, un teatro che faccia aprire i cuori.”
Studia la voce con il Roy Hart Theatre. Associa gli studi teatrali a quelli del corpo, del respiro, della meditazione e della spiritualità. Oltre al lavoro di attrice e di regista tiene laboratori di teatro per tutte le età attraverso tecniche di uso del corpo, della voce e dell’immaginario.
Iniziativa a cura dell'associazione culturale Dryas Teatro Natura e Just Women Firenze.
Per maggiori informazioni:
https://www.facebook.com/justwomenfirenze/ Per maggiori informazioni sul Festival dei Diritti:
https://portalegiovani.comune.fi.it/pogio/news_publish/primopiano_dettaglio.php?ID_REC=16397