Il viaggio in Italia parte dalla Toscana: una settimana di eventi in paesi e province diverse, incontri e dibattiti sulle mafie e sui poteri finanziari oscuri, sulla giustizia sociale, il lavoro in crisi e il caporalato, sull'ambiente anche, il giornalismo d'inchiesta sempre più raro e difficile o il contrasto alle massonerie deviate e la corruzione da parte della Chiesa cattolica.
Libera ha presentato a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della presidenza della Toscana, "Liberaidee": un viaggio appunto, con il patrocinio della Regione, un viaggio itinerante per conoscere e allargare la rete e rinnovare l'impegno civile contro mafie e corruzione, un confronto di idee e di idee che viaggiano, nella musica anche, attraverso il teatro o laboratori creativi e in solo attraverso dibattiti. In questi giorni a Roma l'associazione ha illustrato il rapporto sulla percezione e sulla presenza delle mafie e della corruzione in Italia appena ultimato. L'obiettivo del viaggio è anche quello di aprire un confronto e un dibattito con i territori per riscrivere il ruolo dell'associazionismo. Per aprire gli occhi e dire no. "Abbiamo a che fare con mafie imprenditrici che con passo felpato si insinuano nei territori" spiega citan do don Ciotti il referente di Libera in Toscana don Andrea Bigalli. Accanto a lui c'è la coordinatrice regionale Giulia Bartolini.
"Il dossier dimostra che in Italia la mafia e la corruzione sono percepite come fenomeni globali, ma lontano dai propri territori. Ed è un dato allarmante" commenta l'assessore alla presidenza e alla legalità, Vittorio Bugli. Emerge infatti una pericolosa sottovalutazione: il pensiero più ricorrente è che le mafie sono solo al sud, riguardano solo le regioni meridionali e quindi nel resto d'Italia non sono un pericolo. "Ma non è così – dice Bugli – e anche il rapporto che la Regione ha commissionato per il secondo anno alla Normale di Pisa lo dimostra". "Ancora più inquietante – prosegue – è il dato che solo il 20 dei cittadini creda sia importante votare persone oneste per combattere la corruzione. Il procuratore nazionale antimafia De Raho denuncia una politica distratta sul problema mafie e con altre priorità". La Toscana, da questo punto, dimostra invece attivismo e concentrazione. "In Toscana – spiega Bugli - proviamo a rimettere al centro la questione e lo facciamo anche con l'aiuto di Libera e di altre associazioni".
Sono 117 i beni confiscati già destinati
C'è un osservatorio, ad esempio, sui beni confiscati alla criminalità organizzata: 117 quelli assegnati (due aziende e il resto immobili) ed altri 390, tra cui cinquantadue le aziende, i beni ancora in gestione all'Agenzia nazionale, in attesa in molti casi di una sentenza definitiva. Le confische sono la dimostrazione che le mafie in Toscana ci sono, nel senso che nella regione fanno affari e investono, e quei beni devono per la Regione essere percepiti come un patrimonio della collettività. Di 117 sono 86 quelli trasferiti a Comuni ed altri enti, quindici quelli rimasti allo Stato, solo tredici sono stati venduti.
Un tour per il rapporto sulle mafie della Normale
La giunta regionale ha anche incaricato esperti della Normale di Pisa per curare un rapporto annuale sulla corruzione e la criminalità, che il prossimo martedì sarà presentato in Consiglio regionale. L'assessore annuncia anche un tour, per un confronto sul territorio e svegliare le coscienze sopite, in tutti i capoluoghi di provincia.
Insegnare la legalità ai giovani
La Regione finanzia poi bandi di educazione per cominciare dai ragazzi la promozione della cultura della legalità: 164mila euro le risorse messe a disposizione per il biennio 2018-2019, in omaggio ad una legge regionale che esiste dal 1999. La Regione sostiene da parecchi anni i campi estivi in Sicilia e Calabria sui terreni strappati alla criminalità. Contribuisce inoltre alla formazione di coscienze attive con quella ‘casa della memoria' che è il Centro di documentazione e legalità democratica che si trova all'ultimo piano di Palazzo Strozzi Sacrati, affacciato su piazza Duomo a Firenze: un archivio della Regione sui misteri e i poteri occulti, le stragi, l'eversione e appunto anche la mafia e la criminalità organizzata in Italia. Uno spazio frequentato da studiosi ma anche dalle scuole.
"L'attenzione è e deve rimanere altissima - conclude Bugli - . Noi ci siamo, per quanto concerne il nostro ruolo istituzionale, e apprezziamo molto la manifestazione Libera Idee che seguiremo con attenzione".
Il programma di Libera Idee in Toscana
Il viaggio di Libera inizia il 22 ottobre e finirà il 28: sette tappe in altrettanti territori e su altrettanti argomenti ed emergenze che li riguardano. "Abbiamo dovuto fare una scelta – premette don Bigalli - Non parleremo ad esempio delle infiltrazioni della criminalità nel porto di Livorno o di Viareggio e neppure del fenomeno sempre più inquietante che sta diventando Forte dei Marmi".
Si parte da Firenze il 22 ottobre all'Università di Firenze, al Polo di Novoli alle ore 17.30 con la presentazione degli studi realizzati. Interverranno Filippo Torrigiani, già consulente esterno della commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi ex presidente della commissione parlamentare antimafia, Nando Dalla Chiesa presidente onorario di Libera e professore di sociologia della crimininalità organizzata presso l'Università degli studi di Milano, il referente regionale di Libera Toscana Andrea Bigalli, l'assessore alla legalità della Regione Toscana Vittorio Bugli e il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni. Alle ore 21 presso il @NOF in Borgo San Frediano ai civici 17 e 19 concerto del gruppo Train De Vie, sensibili da sempre ai temi della giustizia sociale, e la presentazione del documentario OndaLibera Camper T our.
Il 23 ottobre a Pistoia, alle ore 17.30 al Circolo Arci Bottegone si parlerà di "giustizia sociale come primo contrasto alle mafie". Interverranno Giuseppe De Marzo della Rete dei numeri pari, Gianluca Mengozzi presidente Arci Toscana, don Alessandro Santoro della Comunità Le Piagge, Andrea Bigalli ancoa, Fabrizio Mariani Presidente Cnca Toscana, Alessandra Biagini segretaria Cisl Toscana Nord.
Il 24 ottobre a Figline Valdarno alle ore 17.30 al Cinema Teatro Salesiani incontro sul tema "Speculazioni, crisi del lavoro, illegalità di un sistema", con Giuseppe De Marzo della Rete Numeri Pari, Dalida Angelini Segretaria Generale Cgil Toscana, Daniele Calosi Fiom Firenze, Marco Mini Presidente di Arci Valdarno, Alessandro Beccastrini segretario Generale Fim Cisl Toscana, rappresentanze di lavoratori della Bekaert e Andrea Bigalli. Alle ore 19.30 presso l'Oratorio dei Salesiani apericena con i prodotti di Libera Terra. Alle ore 21 al Cinema Teatro Salesiani spettacolo teatrale dal titolo "Betta, Monnalisa: basta scavare!" scritto da Sergio Serges e curato da Letizia Fuochi. Interpreti: Sergio Serges, Nicola Mugnai, Nicola Caruso, Daniela Gori, Barbara Abatangelo, Giovanni Consolati. Ingresso libero
Il 25 ottobre al Circolo Acli di San Casciano Val di Pesa alle ore 21 incontro dal titolo "La prossimità dell'ingiustizia: caporalato in Toscana" con Federica Toschi Antoniella imprenditrice, Eleonora Tinarelli della Coldiretti, Filippo Focardi della Procura di Firenze, Patrizio Giorni segretario Generale Fai Cisl Toscana, Antonello Mangano giornalista de L'Espresso, Roberto Iovino Cgil Nazionale, Maurizio Brotini Cgil Toscana.
Il 26 ottobre presso l'Università degli studi di Siena, Santa Chiara in via Valdimonte 1, alle 17.30 si parlerà di "Finanza Criminale, Mafie e poteri oscuri" con Franca Selvatici giornalista di Repubblica Firenze, Simone Siliani di Novo Modo, Marco Carlizzi della Fondazione Banca Etica e Davide Mattiello della Fondazione Benvenuti in Italia. Sempre il 26 ottobre, ma a Firenze presso la Comunità delle Piagge alle 21, spettacolo teatrale dal titolo "Indignati, le prediche di Savonarola".
Il 27 ottobre a Carrara, presso la Sala Gestri della Biblioteca Civica in viale Gramsci alle 10 incontro "Sulla questione apuana: tra Ambiente, Legalità e Lavoro" con Francesco De Pasquale sindaco di Carrara, don Andrea Bigalli, Ciro Recce segretario Generale aggiunto Cisl Toscana, Fausto Ferruzza presidente Legambiente Toscana, Mauro Fuso Segreteria Cgil Toscana, Fabio Baroni storico del territorio apuano. Alle ore 15 escursione in cava. Nel pomeriggio alle ore 15.30 presso la Biblioteca delle Oblate, Firenze, incontro dal titolo "Realtà, crisi e prospettive del giornalismo d'inchiesta" con Massimo Veneziani giornalista Tg3 nazionale, Toni Mira giornalista di Avvenire, Susanna Bonfanti giornalista televisiva, Ciro Pellegrino della redazione di Fanpage, Domenico Guarino del Consiglio Regionale dell'Ordine dei Giornalisti. Semp re il 27 ottobre a Campi Bisenzio presso "Il porto delle storie", dalle ore 10 si svolgerà il laboratorio di scrittura dal titolo "Contronarrazione dell'immaginario mafioso". Infine il 28 Ottobre presso la Fraternità di Romena – Pieve di Romena a Pratovecchio (AR), incontro dal titolo "Chiesa Cattolica, Mafie, massonerie deviate e corruzione" con Alberto Vannucci dell'Ufficio di presidenza di libera e Direttore del master APC di Pisa, Serena Noceti dell'Istituto Superiore Scienze Religiose Toscana, don Luigi Ciotti presidente di Libera, Monsignor Roberto Filippini vescovo di Pescia, don Luigi Verdi della Fraternità di Romena, Vittorio Alberti della Commissione Pontificia Iustizia e Pax e Don Andrea Bigalli referente regionale di Libera Toscana. A seguire, alle ore 18.30 aperitivo e concerto del gruppo "Casa del Vento", da anni impegnato in battaglie per i diritti e la democrazia in Italia.
Fonte: Toscana Notizie (Agenzia di informazione della Giunta Regionale)