"Sono molto molto felice della mia performance, Firenze è stata fantastica, tantissimo tifo lungo il percorso, ora nel mio futuro voglio migliorare il mio record anche in mezza maratona e poi diventare la numero uno. La migliore".
Queste le parole espresse dall'atleta israeliana di origini keniane,
Lonah Chemtai Salpeter, che ha vinto la
Asics Firenze Marathon 2018, corsa
domenica 26 Novembre, tagliando il traguardo in 2h24’16”. Una prestazione formidabile che vede battere il record della manifestazione di Helena Javornic di 2’28’15” nel 2002 e diventare il quarto tempo di sempre per una donna sul suolo italiano.
Un 2018 ricco di successi per l'israeliana, dopo esser diventata campionessa europea in carica dei 10mila metri su pista quest'estate a Berlino, ieri ha battuto anche il suo primato personale in maratona di 2h40’16”, ottenuto nel 2016.
Una
35esima edizione bagnata dalla pioggia dall’inizio alla fine,
da piazza Duomo a piazza San Giovanni: a partecipare
7905 atleti, partiti alle 8.30 dopo lo sparo del sindaco di Firenze,
Dario Nardella. Assieme a lui, l’assessore allo sport
Andrea Vannucci che ha seguito successivamente la corsa, come da tradizione, sulla moto del direttore tecnico Fulvio Massini.
Due, i momenti suggestivi della gara, al passaggio del
km 13 dedicato a Davide Astori in Piazzale Kennedy alle Cascine, dove erano presenti i genitori del calciatore scomparso, una delegazione della Fiorentina composta dal vicepresidente Gino Salica, da Elena Turra, responsabile comunicazione, dal dirigente Marco Roncucci e da una rappresentanza delle atlete della Primavera femminile e al
30esimo km dedicato a Nelson Mandela, in occasione dei 100 anni dalla ricorrenza della sua nascita. I runners hanno sfilato davanti al Mandela Memorial e ad accoglierli è stato il benvenuto musicale del coro gospel The Pilgrims. Per l'occasione, il Nelson Mandela Forum ha deciso di donare ai due vincitori della Marathon una copia della scultura "Hands Against Racism", realizzata in creta toscana e raffigurante una mano bianca e una nera che si congiungono in un caloroso saluto, simbolo di pace e fratellanza tra popoli. Una scultura che ci ricorda, come diceva Nelson Mandela che "
Un futuro migliore è possibile se tutti diamo una mano. La vostra mano, la mia mano".
A completare il podio femminile insieme alla Salpeter troviamo la keniana
Caroline Chepwony in 2h30’46” e la ruandese
Clementine Mukandanga con 2h30’59”. Quarta donna è la croata campionessa mondiale di ultramaratona 100km
Nikolina Sustic che festeggia la sua miglior prestazione di sempre in maratona con 2h41’51” alla sua terza maratona in questo Novembre, mentre fallisce il tentativo di battere il primato personale di 2h47’54”
Maurizia Cunico, prima italiana, che termina in ottava posizione in 2h50’54”.
Di buona caratura anche la gara maschile che ha visto nel giovanissimo, 21enne,
Abdi Ali Gelelchu del Bahrein il vincitore in 2h11’32” alla sua prima maratona. E’ un esordiente su queste distanze, nel suo palmares, infatti, risulta un discreto 1h03’42” fatto in mezza maratona nel 2016 negli Stati Uniti e nulla più. Dietro di lui il marocchino
Hicham Boufars in 2h12’16” e terzo in 2h13’08” il keniano
Gilbert Kirwa. Primo italiano è stato come da pronostico
Ahmed Nasef che ha tagliato la finish-line in ottava posizione con un discreto 2h23’19”.
Come sempre alla Firenze Marathon tanta attenzione anche alla competizione riservata ai diversamente abili. Per il terzo anno consecutivo si impone
Christian Giagnoni, atleta pratese del Team Alove in 1h17’28”, secondo è stato
Fabrizio Caselli dei Rolling Dreamers in 1h18’30”. Terzo posto per il fiorentino di adozione,
Pier Alberto Buccoliero dell’Asd Sportnolimits, già pluricampione italiano e internazionale della paracanoa con 1h21’20”. Presente anche
Alex Zanardi insieme all’Equipe di Obiettivo 3, che provano a tentare la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Gara femminile ha visto il successo di
Grazia Calosio dell’Alove Team in 2:12’07”.
Per ulteriori informazioni:
www.firenzemarathon.itLG