Secondo appuntamento con la mostra fotografica realizzata da
Sara Santarelli con i disegni di
Laura Luja dal titolo
"W.I.F.E (Wonderful Instrument For Enjoyment)": l'inaugurazione è in programma
venerdì 7 Dicembre, alle
ore 20.00, al
Caffè Letterario Le Murate (Piazza delle Murate), dove rimane in esposizione fino a
sabato 22 Dicembre. L'iniziativa rientra nell'ambito del
Festival dei Diritti ed è promossa dall'associazione
Nosotras Onlus, in occasione del suo ventennale: è una grande opportunità per scoprire come è possibile raggiungere importanti risultati proprio grazie alla capacità che le donne hanno di organizzarsi e determinarsi, attraverso percorsi non facili, ma possibili.
Sette trittici, due ritratti fotografici e un disegno, per raccontare la forza delle donne. In Bangladesh, una piccola comunità tribale, i Munda, oggi non praticano quasi più matrimoni forzati e precoci grazie alla determinazione di una giovane che si è sottratta alla pratica nascondendosi nella giungla e riuscendo a promuovere, convincere e sostenere altre giovani donne della sua comunità. Di loro ci parla la mostra fotografica di Sara Santarelli mentre la mano di una giovane disegnatrice messicana, Laura Luja, ha reinterpretato i ritratti dei volti delle figure femminili della casata dei Medici che furono sposate bambine o poco più e che, nonostante l'importante ruolo politico e sociale che hanno svolto nella vita fiorentina dell'epoca, sono rimaste nell'ombra.
"
Per i miei 21 anni ho deciso di partire per il Bangladesh; qui ho passato due mesi assieme alle popolazioni tribali Munda nella foresta del bengala, il regno della tigre reale, qui sono stata ospitata da un gruppo di ragazze ribelli, che hanno deciso di fuggire dalle loro case per dire no ai matrimoni forzati e precoci, un grave problema di tutto il subcontinente indiano. Queste giovani donne hanno trovato rifugio in una piccola comunità gestita da un uomo italiano, che da 45 anni da servizio in questo paese aiutando i più poveri: Padre Luigi Paggi. Da giovane donna ho deciso di abbracciare questa causa. Tra i vicini villaggi ho realizzato un progetto fotografico che documenta e mostra le storie e i volti di donne che non si sono salvate, storie reali di violenza e ingiustizia che solitamente vengono tenute nascoste per timore. Queste donne si sono fidate di me e hanno deciso di parlare, io ho promesso loro che avrei raccontato a più gente possibile le loro testimonianze e che avrei tentato in ogni modo di far conoscere la loro realtà alle sorelle che vivono in mondi lontani."
Sara Santarelli
Per maggiori informazioni:
www.nosotras.it Per maggiori informazioni sul Festival dei Diritti:
https://portalegiovani.comune.fi.it/pogio/news_publish/primopiano_dettaglio.php?ID_REC=16397 RC