Il dolore ha un nemico. Si chiama speranza. Questo è il messaggio che hanno lanciato sei mamme nelle "
Lettere senza confini" ai figli che non ci sono più. La raccolta, curata dalla giornalista fiorentina Gaia Simonetti, offrirà i ricavati dalla vendita, per
due borse di studio ad Amatrice che verranno consegnate sabato 1 giugno. Il progetto è partito dal dolore di 6 mamme di Firenze, Mantova e Rieti che hanno scavato nell'anima per dar vita ad uno scrigno di emozioni e lo hanno condiviso e declinato alla speranza. La loro base di partenza è "disegnata" da una frase di Martin Luther King:"
Un giorno la paura bussò alla porta, il coraggio si alzò e andò ad aprire e vide che non c'era nessuno".
La cerimonia di consegna delle borse di studio coinciderà con la premiazione del concorso letterario nazionale dedicato a Filippo Sanna, giovane scomparso col terremoto di Amatrice, a cui è indirizzata la lettera di mamma Stefania presente nel libro pubblicato da Edizioni Adv: "
Dopo averti visto uscite vivo dalle macerie, ho sperato nel miracolo. Mi rimangono i ricordi nitidi di quando salivo in mansarda a osservarti mentre dormivi e con le tue spalle larghe abbracciavi il cuscino...".