Un corpus di lavori fatto di sculture, ricami e libri d’artista che parla del genere femminile, indagandolo a trecentosessanta gradi, dal corpo e alla sessualità.
Giovedì 24 Ottobre, alle ore 17.30, si terrà l'inaugurazione della mostra "
Mi Unica Memoria" dell'artista venezuelana
Maryangel Garcia presso
Le Murate. Progetti Arte Contemporanea. Saranno presenti:
Sara Funaro, Assessora Educazione, Università e Ricerca, formazione professionale, diritti e pari opportunità;
Maryangel Garcia, artista;
Valentina Gensini, direttore artistico Le Murate. Progetti Arte Contemporanea.
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Il titolo della mostra è tratto dal libro d'artista “Mi única Memoria”, dedicato a Hanni Ossott, poetessa venezuelana. Ho preso la poesia "Notas sobre un vestido de Amor" della poetessa, appropriandomi di essa, usandola nel libro, ricamando e trasferendo le parole, collegandomi al discorso del corpo, la femminilità, che utilizza la poetessa nel suo lavoro. Non voglio osare nel dire che sia il tema centrale del suo lavoro ma, lo è dal mio punto di vista: la consapevolezza delle proprio corpo e, come sua elevazione, del corpo femminile.Il mio lavoro parla di questioni inerenti al genere, al corpo e alla sessualità, supportate da narrazioni personali con la consapevolezza che queste storie possono far parte dell'immaginario femminile. Mi interessa l'immagine del corpo come modo di rappresentare il proprio desiderio, come sogno, come erotismo onirico. Le figure entrano a far parte del racconto compositivo dell’opera, dove la parola scritta a volte accompagna, ridefinisce e ripete l'immagine, questi corpi sono ricamati e traboccanti dalle tele, il più delle volte senza cornice. Ho accumulato immagini da libri di educazione sessuale e riviste pornografiche, appropriandomi di esse e cercando di ricontestualizzare l'immagine, come esercizio di poetizzazione di questi corpi, sia pubblici che anonimi. Queste immagini diventano stencil, francobolli, disegni trasferibili che compongono lo spazio dell'opera attraverso impressioni ripetitive e casuali, un'identità frammentata che si manifesta in ciascuna delle serie che compongono la ricerca plastica.La mia intenzione è quella di nobilitare il proprio corpo, rivestirlo con se stesso, con la propria interiorità, cercando la sua verità, diciamo così, come strumento della propria trasformazione."
Maryangel Garcia
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In questo progetto presentato dall'artista venezuelana Maryangel García troviamo i percorsi di un'opera di una grande forza formale e concettuale, consolidata dalle trasformazioni di una femminilità che solleva nuove narrative e che costruisce movimenti non conformi dove le texture dei materiali approfondiscono con armonica dissonanza domande senza risposta intorno ai problemi della donna come soggetto subalterno, catturato dalle direttrici egemoniche del potere e della mascolinità. In quest'opera ha luogo un processo delicato attraverso l'ingranaggio studiato e azzeccato tra la forza istintiva e ironica delle strutture visuali utilizzate dalla creatrice e le risorse tessili come mezzo prediletto per approfondire le problematiche della condizione femminile. Gli elementi con cui García recupera le variabili del discorso si rafforzano nella loro esecuzione e mentre la visualità mette in dubbio, allude e controbatte, si sensibilizza e riflette, si nutre e si digerisce sensualmente per trasformarsi nella disposizione serena di una liberazione potenziale.In questo modo la tridimensionalità sorge come una formazione esigente e affascinante che ricama con colori morbidi e incornicia la maggior parte di questi racconti impunturati dal sogno, dalla realtà, dalla lotta costante davanti all'oppressione o alla sinuosa autonomia del proprio desiderio. Sono storie femminili dipanate dall'artista in una struttura cangiante che installa metafore sequestrate dal tenore politico ma che al tempo stesso esalta i tratti più rilevanti dell'arte tessile, supporto di andata e ritorno che si trasforma davanti allo sguardo dello spettatore, riflesso che attende, dove le metafore del corpo e le riflessioni di genere si trasformano in un rischio creativo che segna e redime dal lavoro creatore."
La curatrice Lorena González Inneco
Maryangel Garcia, nata a Caracas nel 1974, ha una laurea in Arte, con specializzazione in Pittura. Si è laureata nel 2005 presso l'Università degli studi avanzati in arti plastiche Armando Reveron a Caracas. Ha partecipato a numerose mostre collettive in Venezuela, Belgio, Lussemburgo e Brasile e il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. I suoi elaborati dipinti, disegni e sculture sono composti da tessuti, ricami, oggetti raccolti e francobolli. Si ispira alla cosiddetta "arte di genere", introducendo una visione complessa di cosa significhi essere una donna ed espande le definizioni comuni di relazione umana e sessualità nel mondo attuale. Mescola tecniche ancestralmente legate alle donne e all'influenza della cultura popolare, creando una narrazione codificata di esperienze personali e collettive, affrontando giocosamente sacro e banale. Attualmente vive e lavora a Parigi.
Esposizione in programma fino al 9 novembre 2019.
Per maggiori informazioni:
www.lemuratepac.it L'appuntamento fa parte della terza edizione del "
Festival dei Diritti", la manifestazione promossa dal Comune di Firenze in collaborazione con tantissime realtà cittadine. Sensibilizzare sui temi della violenza sulle donne, gli stereotipi di genere, le discriminazioni delle persone lgbti, promuovere una cultura dei diritti: questi gli obiettivi della kermesse che mette in campo, fino a dicembre, una serie di eventi che spaziano da incontri e dibattiti fino a proiezioni e performance coinvolgendo tanti luoghi della città.
Per maggiori informazioni e programma del Festival dei Diritti:
https://portalegiovani.comune.fi.it/pogio/news_publish/primopiano_dettaglio.php?ID_REC=17210