Il volontariato di protezione civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica si impegnano insieme per comunicare sui rischi naturali che interessano il nostro Paese. Il 12 e il 13 ottobre 2019 volontari e volontarie di protezione civile allestiranno punti informativi "Io non rischio" nelle principali piazze italiane, per diffondere la cultura della prevenzione e sensibilizzare i propri concittadini sul rischio sismico, sul rischio alluvione e sul maremoto. Quest'anno la campagna, giunta alla nona edizione, aprirà la prima "Settimana nazionale della protezione civile", sette giorni di eventi ed iniziative a livello nazionale e locale, in cui i cittadini italiani potranno conoscere più da vicino il Servizio nazionale della protezione civile.
Domenica 13, giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali dichiarata dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, sarà proprio il Capo Dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli a dare ufficialmente il via alla Settimana visitando alcune piazze della campagna. Il cuore dell'iniziativa è il momento dell'incontro in piazza tra i volontari formati e la cittadinanza.
"Un appuntamento voluto dal Dipartimento Nazionale di Protezione civile partito ormai da diversi anni che ha visto crescere l'adesione delle associazioni di anno in anno e delle istituzioni, oltre alla rete sul territorio che è poi l'ossatura centrale del nostro sistema di Protezione civile – ha detto l'assessore Federica Fratoni - .Ormai abbiamo chiaro il fatto che il cittadino è parte attiva del percorso di protezione civile, che deve essere informato e formato su quelle che sono le buone pratiche da seguire in caso di evento. Momenti come questo servono a dare una visibilità alle tante donne e uomini che lavorano in questo ambito ma anche a sviluppare una conoscenza che è fondamentale, in caso di evento, per salvare vite. Lo abbiamo visto anche in Toscana in eventi recenti, se ci fosse stata una maggiore consapevolezza e cultura de l rischio da parte dei cittadini, forse alcune conseguenze drammatiche avremmo potuto evitarle".
"Gli obiettivi della campagna sono quelli di aumentare al consapevolezza dei rischi da fronteggiare, soprattutto aumentare la capacità di autoprotezione e indicare buone norme di comportamento in caso di evento calamitoso – ha spiegato il responsabile della protezione civile regionale Bernardo Mazzanti - E' questa la chiave per aumentare la resilienza della popolazione, cioè la capacità, una volta subita l'emergenza, di tornare alla normalità. Questo si fa tutelandosi e adottando comportamenti giusti durante il momento più critico dell'emergenza. Abbiamo scelto di certificare i comunicatori di questa campagna che hanno avuto un corso dedicato. Unica in Italia, la Regione Toscana ha infatti fornito ai volontari comunicatori un tesserino identificativo da utilizzare durante la campagna per facilitare la cittadinanza a comprendere chi sia il loro interlocutore e quale sia il ruolo all'interno della campagna. E' stato anche costituito un Albo dei comunicatori Io non rischio toscani, visto il ruolo rilevante che questi volontari hanno per la popolazione. E siccome l'informazione è fondamentale per la prevenzione e le attività non strutturali di Protezione Civile, deve essere informazione di qualità".
I numeri della Toscana
La campagna INR 2019 in Toscana coinvolge 13 organizzazioni di Volontariato a livello nazionale (Ana; Anai, Anc, Anpas, Cisom, Cives, Cri, Fircb, Lares, Misericordie, Psicpopo, Vab, Swrtt) e varie organizzazioni di volontariato a livello locale (Ass. Vol. Centro scienze naturali Prato, Anpana Lucca e Livorno, Gruppo comunale Sorano, Gruppo comunale Vaiano, Gruppo comunale Castelnuovo Garfagnana, Emergens Prato, Gruppo volontari antincendio Paolo Logli Calci).
In totale sono 85 le sezioni di volontariato locali coinvolte nel progetto. Il 12 ottobre scenderanno in 33 piazze e il 13 ottobre in 60 piazze di 55 comuni delle 10 province toscane. Sono in tutto 87 i punti informativi dove si alterneranno 654 volontari comunicatori appositamente formati.
Nell'ambito di "Io non rischio" a Firenze, alle Cascine, sarà possibile visitare la mostra itinerante "Terremoti d'Italia", realizzata dal Dipartimento della Protezione Civile, che invita a conoscere da vicino uno dei rischi naturali che più interessa il nostro Paese in termini di diffusione: il rischio sismico. All'interno della mostra ci sarà uno stand permanente per informare la cittadinanza sui comportamenti da tenere in caso di terremoto. La mostra sarà visitabile dal 10 ottobre al 3 novembre.
In Italia l'edizione 2019 coinvolge oltre 5.000 volontari e volontarie appartenenti a 750 realtà associative, tra sezioni locali delle organizzazioni nazionali di volontariato, gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni.
"Io non rischio" – campagna nata nel 2011 per sensibilizzare la popolazione sul rischio sismico – è promossa dal Dipartimento della Protezione Civile con Anpas-Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Reluis-Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.
L'inserimento del rischio maremoto e del rischio alluvione ha visto il coinvolgimento di Ispra-Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Ogs-Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, AiPo-Agenzia Interregionale per il fiume Po, Arpa Emilia-Romagna, Autorità di Bacino del fiume Arno, CamiLab-Università della Calabria, Fondazione Cima e Irpi-Istituto di ricerca per la Protezione idro-geologica. Sul sito ufficiale della campagna, www.iononrischio.it, è possibile consultare i materiali informativi su cosa sapere e cosa fare prima, durante e dopo un terremoto, un maremoto o un'alluvione.
Per ulteriori informazioni:
http://www.protezionecivile.gov.it/media-comunicazione/eventi/mostra-terremoti-d-italia