Una panchina rossa per dire no alla violenza sulle donne e contribuire a mantenere viva la memoria delle vittime anche attraverso un segno tangibile. Il nuovo elemento di arredo urbano, donato al Comune di Firenze dalla onlus Firenze in rosa, è stato collocato oggi in piazza Elia Dalla Costa nel Quartiere 3. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, l’assessore al Decoro urbano e partecipazione Alessia Bettini, l’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro, la presidente del Quartiere 3 Serena Perini e la presidente di Firenze in rosa Lucia De Ranieri. La cerimonia si è svolta in occasione della giornata internazionale contro la violenza del 25 novembre.
“Le panchine rosse – hanno detto le assessore Bettini e Funaro - sono ormai diventate simbolo del rifiuto della violenza nei confronti delle donne e segno tangibile e permanente di memoria. Oggi abbiamo ribadito il nostro ‘no’ alla violenza aggiungendo all’arredo urbano cittadino un altro simbolo di questa lotta, grazie alla donazione di Firenze in rosa. L’iniziativa di oggi – hanno proseguito le assessore - segue un progetto sociale di sensibilizzazione sul tema che abbiamo avviato nel 2018, grazie al quale cinque panchine delle stesso modello e colore sono state collocate in altrettanti giardini nei quartieri di Firenze”.
“La violenza colpisce le donne ovunque – ha detto la presidente De Ranieri -: nella propria casa, sul posto di lavoro, nelle scuole e nelle università, sulla strada, sui trasporti pubblici e su Internet. Costituisce una violazione dei diritti umani tra le più diffuse e persistenti in tutto il mondo: in Italia il fenomeno ha raggiunto una portata tale da non poterlo non considerare un’emergenza. Con questa panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza e ogni forma di abuso sulle donne, desideriamo innanzitutto esprimere la nostra solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Una panchina rossa per riflettere e per promuovere una cultura di rispetto della persona – ha proseguito De Ranieri - facendo un fronte comune per spezzare il silenzio e l’indifferenza e per risvegliare le anime delle persone ormai troppo abituate ad un'aggressività quotidiana e alla violenza verbale e anche fisica. Una maggiore consapevolezza può renderci più forti di fronte a quello che è divenuto un fenomeno sociale da combattere ma che si può sconfiggere”.
“Ogni giorno lavoriamo per liberare le donne dalla violenza, in ogni sua forma – ha detto la presidente Perini -. Le donne maltrattate fra le mura domestiche, ma anche le donne che in strada la notte sono costrette a prostituirsi. Vogliamo educare al rispetto della persona, dei diritti delle donne e combattere gli stereotipi che sono alla base di una visione errata di donne e uomini nella società”.
Fonte:
www.comune.fi.it (Ufficio Stampa)