Sensibilizzare, informare, prevenire e collaborare fra istituzioni e associazioni per garantire alle vittime di violenza una rete di protezione. E’ quanto ha messo in evidenza l’assessore a diritti e pari opportunità Sara Funaro durante il suo intervento nel consiglio comunale di oggi, dedicato alla violenza sulle donne nella cultura mafiosa, Rossella Casini e le altre. “In questi anni da assessore alle pari opportunità – ha detto Funaro – ho toccato con mano momenti di dolore fortissimo: è difficile descrivere a parole cosa significa stare accanto alle famiglie, che hanno vissuto un femminicidio, quello che provano è indicibile”. Funaro ha ricordato in aula il drammatico fatto di oggi, accaduto a Firenze: un uomo di 47 anni ha tentato di dar fuoco alla moglie, che per fortuna è riuscita a salvarsi mentre il marito è stato arrestato. “Questo fatto ci deve far riflettere su cosa dobbiamo fare come istituzioni: il lavoro da fare è ancora molto” ha aggiunto: “Quando parte la denuncia di una donna parte una rete di protezione, ed è importantissimo avere percorsi di tutela anche per i bambini, anche loro vittime dirette o indirette. Ma è importante agire sulla prevenzione e sulla sensibilizzazione. Collaboriamo con tantissime associazioni che svolgono interventi quotidiani, collaboriamo con il mondo delle aziende, del commercio, con le realtà culturali. E nel 2017 abbiamo aperto lo sportello InformaDonna che dà a 360 gradi tutte le informazioni che servono ad una donna per avere pari opportunità di accesso alla rete delle associazioni e delle istituzioni che lavorano in questo ambito. Uno degli obiettivi dello sportello InformaDonna è quello di intercettare le donne che ancora non sono entrate in contatto con i centri antiviolenza come ad esempio Artemisia, per fare in modo che comincino il percorso di tutela”. L’assessore Funaro ha poi spiegato l’azione dello sportello InformaDonna, che da gennaio 2019 a novembre ha avuto 223 accessi di donne diverse e di diverse età, dai 35 anni agli oltre 50 anni: la maggior parte di coloro che si sono rivolte a questo sportello sono donne italiane (94), ben 48 sono europee e le altre extraeuropee. “Un lavoro importante – ha sottolineato Funaro - perché sono donne che esprimono un bisogno a cui rispondiamo facendo conoscere la rete di contatto col territorio che si è estesa ed è diventata più forte, tanto che abbiamo fatto con l’assessore Vannucci e i sindacati un protocollo per ampliare la rete di aiuti. Il lavoro che le istituzioni devono fare è su più piani: garantire protezione e futuro alle donne che decidono di denunciare e uscire dal percorso di violenza, fare in modo di prevenire attraverso una rete capillare, comunicare il più possibile per far riflettere e sensibilizzare. Inoltre è davvero importante avere a Firenze un centro come il Cam, il Centro Uomini Maltrattanti dove gli uomini possono rivolgersi per uscire dal loro un percorso di violenza. I dati ci dicono che sono raddoppiati gli uomini che si rivolgono a questi centri, grazie anche alla sensibilizzazione che si sta creando sul territorio, in collaborazione fra varie istituzioni. Continuiamo a lavorare tutti insieme, continuiamo a lavorare in rete: è la strada giusta per dare una risposta a chi è in difficoltà”.
Fonte: www.comune.fi.it (Ufficio Stampa)