Firenze accoglie nuove pietre d’inciampo dell’artista tedesco Gunter Demnig. Giovedì 23 gennaio 2020, ne saranno installate altre 13,
dedicate ad altrettante vittime della deportazione nazista e fascista. Saliranno così a 24 le pietre che, incastonate nei marciapiedi, servono a ricordare chi perse la vita a causa del nazifascismo.
Il progetto, voluto dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comune, prende vita dopo l’approvazione dell’apposita delibera, il 9 aprile scorso. Demnig produce piccole targhe di ottone incastonate su cubetti di cemento che vengono incassati nel selciato di fronte all’ultima abitazione della vittima. In tutta Europa ne sono state posate 72 mila.La prima posa è in programma alle 12.30 in piazza d'Azeglio 12 (in ricordo di Giuseppe Siebzehner e Amalia Koretz) alla presenza della vicesindaca e assessora alla toponomastica Cristina Giachi e dei rappresentanti della Comunitá ebraica di Firenze. Si proseguirà alle 15 in via Bovio 1 e 7 (dedicate a Giorgio Levi delle Trezze, Xenia Haya Poliakov e Lucia Levi). Alle 16 cinque pietre saranno apposte in via Marsala 2 (per commemorare Amelia, Augusto e Lucio Gallico, Sergio e Giulia Pacifici) e alle 16.45 tre pietre in piazza delle Cure 7 (in ricordo di Aldo e Giulio Levi Aldo e Adriana Castelli).
“Le Pietre d’inciampo - ha sottolineato la vicesindaca Giachi - sono l’ulteriore dimostrazione di quanto Firenze tenga a coltivare la memoria. Sono i segni del passato che ricordano ferite rimaste aperte nelle comunità ebraica e cittadina e aiutano a stimolare in chi ci si ‘imbatte’ il ricordo della Shoà e di tutte le vittime della deportazione nei campi di sterminio nazisti”.
(fonte: Ufficio Stampa del Comune di Firenze)