“Obiezione di coscienza e diritti”. Questo il titolo del nuovo
ciclo di incontri organizzato dalla Fondazione Stensen di Firenze (viale don Minzoni 25, ingresso libero) all’indomani della sentenza della Corte Costituzionale sul “suicidio assistito”. Si tratta di un percorso che intende proporre una riflessione sul concetto di coscienza umana e la sua evoluzione nel corso degli ultimi secoli, sull’esercizio dell’obiezione di coscienza ieri e oggi, e sulla crescente rivendicazione di nuovi diritti, come, per es., il diritto ad una morte anticipata o prematura, a discrezione del richiedente, o il preteso diritto ad avvalersi di una terapia innovativa. Uno tra i problemi più discussi nel dibattito internazionale in corso, infatti, è riuscire a comprendere e stabilire fino a che punto — nell’ordinamento giuridico di pertinenza e appartenenza — i desideri personali o le preferenze individuali possano suscitare dei nuovi diritti, ogni qualvolta è implicato il nostro corpo, la nostra salute, o quella dei nostri cari.
Si parte sabato 1 febbraio alle 15.30 con l’incontro dal titolo “Che cos’è la coscienza”. Interverranno il professor Roberto Palaia (Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee di Roma) e il professor Giuseppe Gristina (medico, anestesista rianimatore).
Secondo appuntamento sabato 8 febbraio alle 15.30 con l’incontro “L’obiezione di coscienza ieri e oggi” alla presenza di Pietro Polito (direttore del Centro studi Piero Gobetti di Torino) e Paolo Mirabella dell’Istituto Universitario Salesiano Torino.
Terzo e ultimo appuntamento sabato 15 febbraio alle 15.30 con l’incontro dal titolo “Diritti individuali e doveri sociali”. Interverranno Patrizia Borsellino (Università degli Studi di Milano-Bicocca) e Luciano Eusebi (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).
Per ulteriori informazioni:
www.stensen.org