Una nuova linea di ceramica per offrire un'opportunità di lavoro a persone con disabilità, un'esperienza di storytelling per ragazzi in difficoltà, il
riuso degli scarti della ceramica per arredi urbani a Montelupo Fiorentino e un progetto che
sfrutta l'arte per parlare alla comunità. Sono le
quattro campagne di crowdfunding che nascono dall'incontro e dal confronto di giovani e realtà non profit, all'interno del percorso "
Social Innovation Jam 2". L'iniziativa, promossa dal progetto di
Fondazione CR Firenze "Siamosolidali", in collaborazione con
Impact Hub Firenze e
Feel Crowd, mira infatti a
rafforzare il link tra le organizzazioni non profit e le nuove generazioni a partire dal raggiungimento di un obiettivo comune. Fondazione CR Firenze raddoppierà i fondi raccolti una volta raggiunta la metà dell'obiettivo prefissato dalle campagne fino a un massimo di 10 mila euro.
La
prima raccolta fondi partirà venerdì 9 ottobre 2020 e sarà promossa da
Made in Sipario, cooperativa sociale
che offre opportunità di integrazione lavorativa a persone svantaggiate grazie a un laboratorio di artigianato dove "
artisti speciali"
decorano con creatività. Il progetto che verrà finanziato con il crowdfunding si chiama
"Speed UP Slow Tile". Si tratta di una
linea di opere d'arte in ceramica progettata con l'archistar
Simone Micheli che permetterà l'assunzione di un numero sempre più alto di ragazzi. I fondi raccolti serviranno alla
realizzazione dei prototipi e alle attività di promozione della linea. Quello di Made in Sipario è uno dei quattro team coinvolti in "
Social Innovation Jam 2", composti da un'
organizzazione e da 3-4 giovani under 35 con competenze differenti per dare una risposta alla sfida sociale posta. In totale
hanno partecipato 14 giovani comunicatori,
grafici,
designer,
video maker,
esperti di social media, ma anche
attori,
filosofi,
educatori,
restauratori che si sono messi
insieme per progettare nuovi modelli di servizio per le quattro realtà non profit del territorio. Fanno parte degli altri team l'
Associazione La Fierucola che lancerà un progetto di
riqualificazione urbana in Montelupo Fiorentino proponendo arredi esterni realizzati con scarti della ceramica che possono essere presi come modello da altre città. Inoltre,
attraverso il progetto si vuole sensibilizzare all'uso consapevole e responsabile degli scarti indicando buone pratiche da attuare. Ancora la
Cooperativa Macramè che a partire dall'esperienza del "
Porto delle Storie" vuole
realizzare un percorso multimediale e narrativo alla scoperta dei luoghi simbolo di Rifredi, raccontati
grazie all'incontro tra adolescenti svantaggiati e cittadini. I ragazzi parteciperanno ad un'esperienza residenziale nel quartiere e le loro narrazioni saranno poi condivise con la comunità.
Telefono Voce Amica Firenze aveva come sfida quella di farsi conoscere mantenendo l'anonimato dei suoi volontari ed utenti. Il team ha quindi sviluppato un
progetto di promozione dell'associazione e i temi ad essa legati sull'ascolto e sulla solitudine (temi trasversali che sono emersi in particolar modo durante l'emergenza sanitaria)
puntando sull'arte, come mezzo universale capace di salvaguardare la riservatezza dei propri volontari e utenti. Insieme ad artisti locali verranno realizzate delle immagini che, veicolate e promosse su tutto il comune di Firenze, possano attrarre l'attenzione di chi ha il desiderio di essere ascoltato così che venga a conoscenza dell'opportunità offerta dall'associazione.
Dallo scorso giugno i vari team hanno seguito incontri di progettazione online per analizzare la sfida lanciata dall'organizzazione e formulare una nuova soluzione. I
partecipanti hanno avuto l'opportunità di acquisire nuovi strumenti, intessere reti sul territorio locale e in particolare conoscere meglio il mondo del Terzo Settore approfondendo le sue prefigurazioni professionali. Le
campagne verranno lanciate in autunno.
"
Voglio ringraziare le organizzazioni non profit che hanno raccolto la sfida della Fondazione che punta a fornire gli strumenti per creare innovazione nel Terzo Settore - afferma
Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze -.
Ringrazio poi i giovani che hanno contaminato questo percorso con le loro competenze permettendo di arricchire questo progetto. Spetta ora alla comunità fare la propria parte per trasformare le idee in cui hanno creduto i team in realtà. La Fondazione si augura che la partecipazione sia la più ampia possibile".
Maggiori informazioni su
www.fondazionecrfirenze.it E.D.